
Quante volte avremmo voluto accedere ai nostri account senza dover necessariamente inserire la password? Capita spesso di dimenticarla, oppure di non ricordare qual è la lettera che è stata messa in maiuscolo o i numeri inseriti alla fine… insomma, qualsiasi sia la ragione, un accesso senza password sarebbe sicuramente più comodo e sicuro.
Per questo motivo alcune delle più importanti aziende al mondo stanno lavorando al sistema passkey già da diversi anni. Tra loro emergono Google, Apple, Microsoft e Amazon.
Ovviamente è inevitabile dover creare una password nel momento in cui si vuole accedere ad un nuovo sistema, come un social media o un sito web. L’elevato numero di password di cui abbiamo bisogno, però, fa sì che spesso si utilizzino sempre le stesse, facilitando senza volerlo il lavoro degli hacker, che con un solo attacco riescono a sbloccare tutti gli account di una persona.
Per ovviare a questo problema la tecnologia passkey sembra essere la soluzione più adatta.
Consiste in un tipo di autenticazione basata su due tipologie di ‘’chiavi’’ (dall’inglese ‘’key’’, appunto), una chiave pubblica di cui dispone il server, la quale deve combaciare con una chiave privata, di cui dispone il dispositivo che si sta utilizzando. Alcuni esempi di chiavi private possono essere l’impronta digitale, o il riconoscimento facciale, cioè dei codici che non possono essere diffusi al di fuori dei dispositivi di proprietà dell’individuo che li utilizza.
È il protocollo WebAuthn o Web Authentication, voluto da FIDO Alliance e dal World Wide Web Consortium (W3C), a permettere a browser e sistemi operativi di lavorare insieme al fine di permettere un accesso passwordless su determinati account.
Come già detto, ad oggi ci sono già alcune piattaforme che utilizzano il sistema passkey, che sono, ad esempio Google Chrome, Twitter, Facebook, PayPal o Youtube.
La vera sfida, in conclusione, se questo tipo di autenticazione verrà utilizzata da un numero sempre più elevato di sistemi in futuro, sarà quella di insegnare alle vecchie generazioni come utilizzarla, compito che potrebbe rivelarsi non poco complesso.