
Un anno fa, esattamente il 27 luglio 2022, è stato introdotto il Registro pubblico delle opposizioni – esteso ai numeri cellulari – con il compito di arginare le numerosissime telefonate indesiderate con scopi pubblicitari, che tutti noi riceviamo quotidianamente.
I soggetti che chiamano più di frequente sarebbero operatori di luce e gas, seguiti da quelli di telefonia. Nella maggior parte dei casi si tratterebbe di chiamate registrate, che provengono da sistemi automatizzati attraverso numeri fittizi creati da appositi software. Molto comune è anche l’uso di call center esteri.
Come funziona il Registro pubblico delle opposizioni
Come funziona il Registro pubblico delle opposizioni
Ogni cittadino può registrare i propri numeri di telefono sia fissi che mobili, che siano essi riservati o presenti sugli elenchi pubblici, e chiedere quindi formalmente di non essere più contattato dai call center. Questo dovrebbe avvenire dopo 15 giorni. L’iscrizione in sé è a tempo indeterminato e non ha scadenza. A distanza di un anno possiamo però affermare che l’iscrizione al registro non sembra bastare per fermare questo telemarketing selvaggio.
Di seguito qualche consiglio aggiuntivo per difendersi da queste telefonate invasive.

Non accettare tutti i cookies
L “autodifesa” è la prima arma e consiste nel non accettare tutti i cookies che compaiono sui siti che navighiamo, perché dietro questa accettazione c’è la possibilità che quei dati vengano passati a call center commerciali.
Eseguire il rinnovo
Il Registro delle opposizioni non blocca l’adesione al consenso per le pubblicità sottoscritte successivamente alla prima registrazione. Per questo motivo è possibile gestire la propria iscrizione tramite l’opzione “Rinnovo”, andando in “Gestisci iscrizione” che aggiorna nell’elenco tutti i consensi prestati volontariamente o involontariamente tra la data della prima iscrizione al RPO e quella del rinnovo.

Modulo di reclamo online
Un secondo strumento è il reclamo attraverso un modulo online dedicato, indicando numero di telefono e altre informazioni riguardanti la chiamata al Garante per la privacy.
Compilando il modello sarà possibile quindi segnalare la ricezione di chiamate di telemarketing effettuate sia con sistemi automatizzati, le cosiddette robocall, o direttamente da un operatore. Attraverso il modulo online si può comunicare anche la ricezione delle cosiddette telefonate mute, quelle nel corso delle quali la persona contattata non viene messa in comunicazione con nessun interlocutore, ma riesce ad ascoltare solo rumori ambientali.
Grazie poi alle varie segnalazioni si potrà aprire un’istruttoria (che può durare anche un anno e mezzo) chiamando in causa la società coinvolta.
Bloccare i numeri spam
Un altro piccolo consiglio è quello di bloccare i numeri di queste chiamate spam, anche se siamo ben consapevoli, che grazie allo spoofing si possono generare migliaia di numeri.
Cos’è lo spoofing?
La tecnica di spoofing dell’ID chiamante è utilizzata per ottenere una numerazione “pulita” così da poter effettuare chiamate promozionali e superare i filtri antispam. L’ID chiamante viene gestito dalle singole compagnie telefoniche che hanno tutto l’interesse ad evitare disallineamenti tra il numero chiamante e il numero dichiarato alla compagnia del ricevente, anche perché potrebbero rendersi complici di una sostituzione di persona. Esistono però compagnie telefoniche -specie extra UE- il cui controllo è meno efficiente.
Le telefonate mute
Come detto, durante alcune telefonate, la persona contattata non viene messa in comunicazione con nessuno, ma rispondendo a quella telefonata spam sente soltanto dei rumori ambientali. Il Garante ha spiegato che questi fenomeni derivano dai sistemi utilizzati dalle aziende di settore, che generano un numero di chiamate superiore rispetto a quello degli operatori disponibili per gestirle.
Il Registro delle opposizioni funziona bene nella parte del mercato legale, ma ha grandi lacune per quanto riguarda quello illegale, che si nutre dei tanti passaggi nella filiera legata alla compravendita dei dati personali. Purtroppo, la partita contro il telemarketing selvaggio è una battaglia difficile e impari, ma è bene che i cittadini siano consapevoli delle dinamiche e di quello che si può fare per arginare il fenomeno e un giorno magari riuscire a cancellarlo.