
IT-alert è il sistema – gestito dalla Protezione civile – che invia messaggi ai cellulari di una determinata area geografica in caso di gravi emergenze o di catastrofi imminenti o in corso.
Il messaggio non arriva come un classico SMS, ma come una notifica che blocca tutte le altre funzioni del dispositivo mobile. Toccando la notifica si conferma l’avvenuta ricezione. Il messaggio quindi scomparirà dallo schermo e verrà conservato tra le notifiche degli avvisi di emergenza, come previsto dai diversi sistemi operativi.
Cos’è IT-alert?
Il nostro Paese negli ultimi anni è stato colpito da innumerevoli catastrofi, che hanno rilevato come il nostro territorio sia tanto bello, quanto fragile e impreparato.
Già altre nazioni si sono dotate di sistemi di allarme pubblico; per questo anche l’Italia sta lavorando al suo, che è ancora in fase di sperimentazione, ma che una volta operativo diffonderà messaggi di allarme ai cittadini delle zone coinvolte.
IT-alert non sostituirà i classici strumenti di informazione d’emergenza, ma andrà ad integrarli, soprattutto a livello locale, in quanto è fondamentale avere in determinate situazioni una comunicazione multicanale.
Come funziona?
IT-alert utilizza tecnologia cell-broadcast (anche detta SMS-CB, Short Message Service- Cell Broadcast), che permette di inviare messaggi, in modalità unidirezionale, all’interno di un gruppo di celle geograficamente vicine, in grado di delimitare un’area che sia il più possibile corrispondente a quella interessata dall’emergenza.
Il cell-broadcast funziona se il dispositivo mobile è acceso e anche in casi di campo limitato o in casi di saturazione della banda telefonica.
Se sono spenti o se privi di campo i dispositivi non ricevono i messaggi IT-alert e potrebbero non suonare se è stata impostata la modalità “silenziosa”.
IT-alert non è una App, quindi non bisogna scaricare alcuna applicazione sul proprio cellulare.

Quanto dura la sperimentazione?
La fase di sperimentazione pubblica di IT-alert è iniziata in Toscana e in Sardegna, rispettivamente il 28 e il 30 giugno di quest’anno.
Si prevede che entro la fine del 2023 saranno effettuati test in tutte le Regioni e nelle Province Autonome di Bolzano e Trento, con l’obiettivo di far conoscere il nuovo sistema, verificarne il funzionamento in relazione alle diverse tipologie di telefono e di sistemi operativi e raccogliere indicazioni dagli utenti per migliorare il servizio.
Le altre date previste al momento sono:
- 5 luglio in Sicilia;
- 7 luglio in Calabria;
- 10 luglio in Emilia-Romagna.
La fase di sperimentazione terminerà a febbraio 2024.
Dei test in realtà sono stati già effettuati nel 2022 in situazioni controllate e ristrette, nell’ambito delle esercitazioni di protezione civile Vulcano 2022 e Sisma dello stretto 202.
Per quali emergenze verrà utilizzato?
Secondo quanto previsto dalla Direttiva del 7 febbraio 2023 del Ministero per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, IT-alert sarà impiegato per le seguenti tipologie di emergenze:
- maremoto generato da un sisma;
- collasso di una grande diga
- attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli;
- incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica;
- incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso);
- precipitazioni intense.
IT-alert non sarà utilizzato per quegli eventi con un grado elevato di incertezza, fortemente localizzati e poco prevedibili, come ad esempio i terremoti.
Qui si possono approfondire i vari rischi presenti in Italia.
Come attivare o disattivare IT-Alert?
Su Iphone IT-alert è attivato di default e quando si riceve il messaggio lo smartphone riproduce un vero e proprio segnale di allarme.
Per disattivarlo bisogna andare su Impostazioni, poi Notifiche, scorrere fino in fondo e alla voce Avvisi di emergenza disattivare (o attivare) IT-Alert.
Anche su Android IT-alert è attivato di default; per disattivarlo bisogna andare su Sicurezza ed emergenza o su Sicurezza, fare tap sulla voce Avvisi pubblici o Avvisi di emergenza wireless. Nella schermata successiva, alla voce Allerte pubbliche o Allarmi pubblici si trova il pulsante Consenti allerte e quello relativo a IT-alert; da qui potranno essere impostate le preferenze.
È quindi possibile disattivare IT-alert, ma i messaggi verranno recapitati comunque, non si riceverà soltanto la notifica, in quanto in questa fase la Protezione civile ha impostato il livello massimo per l’invio delle notifiche che prescinde dalle impostazioni di ciascuno.
Quali sono le implicazioni per la privacy?
IT-alert non comporta nessuna compromissione a livello di privacy. Come detto non installa alcuna APP o software. Utilizzando tecnologia cell broadcast (tipo quella della televisione) non traccia i dispositivi, non registra la geolocalizzazione o altri dati personali.
In concomitanza con l’inizio dei test nelle Regioni, i più complottisti hanno iniziato a far circolare un messaggio secondo il quale IT-alert traccerebbe posizione e attività dell’utente.
Il Dipartimento della Protezione civile ha risposto con una card su Twitter dove sconfessava la fake news dicendo che “il servizio è unidirezionale, invia un messaggio di allarme ma non raccoglie dati né informazioni di alcun tipo sui destinatari”.
Per maggiori informazioni consigliamo di far riferimento al sito web nazionale www.it-alert.gov.it e ai canali social (Facebook, Youtube, Twitter e Instagram) collegati che presentano diversi video che raccontano nel dettaglio il funzionamento del sistema IT-alert.