
WhatsApp ha iniziato a implementare una funzionalità che consente di bloccare le chat con una password o con la richiesta dell’impronta/FaceID.
Lo afferma Meta, il gruppo di Zuckerberg che include WhatsApp, che ha spiegato in un video su Youtube che la funzionalità permette di mettere al sicuro alcune conversazioni, assicurando che le conversazioni rimangano private e sicure, anche in ambiti come quelli familiari, ambiti nei quali capita di avere il telefono condiviso con coniuge o un figlio, un genitore, ecc.
La nuova funzione “Chat Lock” permette di bloccare con una password alcune chat di WhatsApp per far sì che restino private e non possano essere lette da altri. E’ quello che anche lo stesso Zuckerberg ha lanciato con un post su Facebook .
Dal video si apprende che le conversazioni bloccate non sono elencate nel tradizionale elenco di chat , ma sono nascoste in una cartella protetta che richiede lo sblocco con password o autenticazione con Touch ID / FaceID.
Le notifiche relative a chat indicate come protette, non mostrano chi ha inviato il messaggio e l’anteprima dello stesso, e anche elementi multimediali (foto, video, ecc.) non vengono salvati automaticamente nella Libreria, migliorando la privacy delle conversazioni.
Meta spiega che c’è la possibilità di impostare un blocco di protezione per ogni chat o gruppo tramite impronta digitale o Face ID sul proprio smartphone. Le conversazioni “protette” vengono spostate in una sotto-cartella separata denominata “Chat Private”, accessibile scorrendo verso il basso nella schermata principale dell’app alla stregua delle conversazioni archiviate.
Meta ha fatto sapere nei prossimi mesi verranno implementate ulteriori opzioni, inclusa la possibilità di creare password differenti per ogni chat e per ogni dispositivo collegato allo stesso account.
Questo il link al video Meta: