
Bruno Frattasi, finora prefetto di Roma, è stato nominato direttore dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale nel corso del Consiglio dei Ministri di ieri a Cutro. Dopo le dimissioni, arrivate lo scorso 6 marzo, dell’ex direttore Roberto Baldoni, il governo aveva annunciato che il nuovo nome sarebbe arrivato in tempi brevi, visto il delicato periodo che sta attraversando l’Italia sul fronte cybersicurezza.
Frattasi era alla guida della prefettura di Roma dallo scorso 31 ottobre, subentrando a Piantendosi passato al Viminale. È stato capo di gabinetto dell’ex ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, prima nel governo Conte II e poi in quello Draghi. La sua nomina a direttore dell’ACN è stata sostenuta da Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con delega alla Sicurezza.
A differenza di Baldoni, il nuovo direttore non è un esperto di cybersecurity, ma come dice lui stesso in un’intervista al Messaggero “l’Agenzia ha al suo interno grandi competenze e la mia cura sarà valorizzarle appieno. Io vedo l’Agenzia – continua il neo direttore – come un organismo che non solo deve difendere da atti ostili l’Italia e le sue infrastrutture strategiche rafforzandone la resilienza, ma anche come una struttura che deve accompagnare e guidare il Paese e le sue articolazioni istituzionali, amministrative, economiche verso una piena digitalizzazione dei servizi e verso un orizzonte di post-modernità”.
Frattasi si troverà a guidare una struttura alla quale sono assegnati dal PNRR fondi per 623 milioni di euro: 174 per sviluppare servizi cyber nazionali; 301,7 per potenziare la cyber resilienza per le pubbliche amministrazioni; 147,3 per laboratori di scrutini e certificazioni tecnologiche. Dovrà inoltre gestire l’assunzione di oltre 600 figure professionali entro il 2027, 300 delle quali entro la fine del 2023.