TECNOLOGIA

Cyberwar: +300% di attacchi hacker russi verso Paesi Nato

Ad un anno dallo scoppio del conflitto in Ucraina, un rapporto di Mandiant rende noti i dati della guerra che si è contestualmente scatenata nel cyber spazio

Nel 2022 sono aumentati del 300% gli attacchi informatici russi verso Paesi Nato, nella sola Ucraina l’incremento è stato del 250%. Lo dice il rapporto di Mandiant, società di sicurezza informatica di Google, ‘Fog of the war: how the Ukraine conflict trasformed the cyber threat landscape’.

Le armi privilegiate nel cyberspazio sono state ransomware e phishing, con campagne di false mail del servizio Starlink di Elon Musk, aggiornamenti di programmi Microsoft e finte comunicazioni dell’Agenzia delle entrate ucraina. Secondo il rapporto si è registrata la tendenza “verso la specializzazione nell’ecosistema del ransomware, fornendo tattiche e attori e rendendo più difficile l’attribuzione definitiva”.

Da Mosca sarebbero inoltre partite le ‘information operations’ volte ad influenzare la percezione pubblica sulla guerra, Google ha bloccato nel 2022 circa 2mila attività di manipolazione dell’informazione. I picchi degli attacchi si sono verificati tra marzo e giugno 2022, in Ucraina gli obiettivi principali sono stati governo, istituzioni militari, infrastrutture critiche e media.

Secondo i ricercatori, quelli raccolti non sono numeri destinati a fermarsi “Mosca – spiegano – aumenterà gli attacchi distruttivi di pari passo agli sviluppi sul campo di battaglia; prenderanno di mira principalmente l’Ucraina, ma si espanderanno sempre più ai partner della Nato”.

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