
Dalla Francia, che per ora sembrerebbe il più interessato, all’Italia, alla Finlandia, fino a raggiungere Canada e Stati Uniti: questi i Paesi colpiti in tutto il mondo nella giornata di oggi da un attacco hacker.
In Italia il massiccio attacco tramite ransonware è stato rilevato dal Computer security incident responsabile team, dell’ACN. Sarebbero diverse decine i sistemi nazionali verosimilmente compromessi secondo l’Agenzia, che aggiunge “rimangono ancora alcuni sistemi esposti, non compromessi, dei quali non è stato possibile risalire al soggetto proprietario”.
L’attacco ha colpito i server VMware ESXi, la vulnerabilità sfruttata dagli hacker era stata già corretta in passato dal produttore. Secondo l’ACN lo sfruttamento della vulnerabilità “consente in una fase successiva di portare attacchi ransomware che cifrano i sistemi colpiti rendendoli inutilizzabili fino al pagamento del riscatto”.
Domani mattina il Governo farà un primo bilancio dei danni provocati dall’attacco. Il sottosegretario Alfredo Mantovano, delegato per la cybersicurezza, incontrerà a Palazzo Chigi Roberto Baldoni, direttore di ACN, ed Elisabetta Belloni, direttrice del Dipartimento Informazione e Sicurezza.
Un problema di “interconnessione internazionale”, questa invece la spiegazione di Tim, al crollo che nella giornata di oggi ha causato problemi alle sue reti in tutta Italia. Con le scuse dell’azienda il problema è stato ripristinato intorno alle 17. Sia la società che la Polizia postale escludono che Tim sia stata vittima di un attacco hacker. Ma il Codacons chiede che si faccia chiarezza – vista la difficile situazione che il Paese ha vissuto oggi a causa dell’attacco hacker globale – in merito alla protezione dei dati degli utenti.