
Tra i cambiamenti apportati a Twitter dal suo nuovo proprietario – oltre al licenziamento di quasi la metà dei dipendenti – la possibilità per chiunque di acquistare, per 7 dollari e 99 centesimi al mese, la spunta blu, che indica un profilo “verificato”. Prima riservata a politici, celebrity, brand e governi, dietro verifica dell’identità, con la novità di Musk è stato possibile per tutti ottenerla accanto al nome dell’account.
Il nuovo sistema ha generato dalle prime ore il proliferare di migliaia di account falsi di aziende e persone che twittavano fake news. Tra le vittime Apple, Nestlè, Tesla, Nintendo e la casa che farmaceutica Eli Lilly che, dal falso account con spunta blu, annunciava insulina gratis, ma che alla vera società ha fatto perdere in borsa oltre il 4%. Non ultimi account fake di Donald Trump, LeBron James, George W. Bush, fino a Jesus Christ.
La novità non ha causato solo danno d’immagine a società e persone coinvolte, ma ha aperto la porta a truffatori e criminali informartici: spesso infatti questi ultimi utilizzano i social media per i loro attacchi, truffando le vittime attraverso falsa identità. Con l’assenza di un processo di verifica il fenomeno ha una potenziale enorme di espansione.
Risultato di questo caos: Twitter corre ai ripari e, a pochi giorni dal lancio, sospende la novità dichiarando che “sta perseguendo aggressivamente la mistificazione e l’inganno”. Elon Musk, che con l’acquisizione di Twitter, dichiarava di volerlo “liberare”, sembra averlo reso invece più manipolabile. Si attendono le prossime mosse, mentre diversi investitori pubblicitari già abbandonano la piattaforma.