
Come ci era stato anticipato, la trentunesima edizione di e-privacy è in arrivo. Annunciata con il call for paper pubblicato direttamente sul sito web dell’iniziativa, facendo seguito alla provocazione della sospensione della privacy che ha caratterizzato l’ultimo evento, ora guarderà all’ampio tema della «Privacy tra attivismo e scienza». L’interrogativo che viene posto dal Progetto Winston Smith e l’Hermes Center for Transparency and Digital Human Rights è se sia possibile rendere la privacy una “notizia” e la tecnologia una “amica” dei cittadini.
Inevitabile non pensare alle narrazioni mediatiche non troppo entusiasmanti, e l’onda dei no-PRIV che professano un’anticultura oppositiva e negazionista del diritto alla protezione dei dati personali, spinti da ignoranza, disinteresse o forse eccessivi interessi nell’aggiramento di taluni obblighi normativi.
Cultura e consapevolezza vengono generate e generano comunicazione: sarà possibile innescare virtuosismi in tal senso? E se sì, in che modo? Potremo scoprirlo cogliendo gli spunti che saprà proporci l’evento le cui date sono il 29 e 30 settembre prossimo a Roma, con possibilità di partecipazione mista in presenza e tramite videoconferenza.