
C’è un nuovo supereroe in città di nome “RA”, acronimo di Realtà Aumentata, la tecnologia che permette di percepire informazioni altrimenti sconosciute all’uomo.
È un supereroe che aiuta le persone ad acquisire nuovi superpoteri.
Sfruttando la tecnologia RA si acquisisce infatti una sorta di sesto senso, una capacità dalle diverse applicazioni in numerosi ambiti.
In particolare, la RA rappresenta la nuova frontiera nel campo della medicina.
Questa tecnologia conferirà infatti nuovi superpoteri ai medici: vista a raggi X, laser di precisione, analisi e processamento automatico dei dati.
Secondo Louis Rosenberg, ricercatore di Stanford e dell’Air Force Research Laboratory che ha lavorato sul primo sistema funzionale di realtà aumentata, entro il 2030 “i dottori guarderanno indietro ai vecchi metodi di fare le cose, stando davanti a schermi piatti, giudicandoli strani e primitivi”.
La realtà aumentata conferirà superpoteri ai medici
La realtà aumentata ha compiuto passi da gigante dal 1992 ad oggi, in termini di nuovi hardware e diffusione dei dispositivi AR-based, Uno sviluppo talmente rapido e profondo da suscitare lo stupore di Louis Rosenberg, componente del team che ha sviluppato Virtual Fixtures, il primo sistema di realtà aumentata completamente immersivo.
L’utilizzatore indossava un esoscheletro, connesso a due braccia robotiche e due lenti binoculari.
La configurazione delle lenti contribuiva a rendere l’illusione che le braccia robotiche sostituissero quelle umane.
Virtual Fixtures era anche in grado di creare barriere, icone e istruzioni sfruttando anche le sovrapposizioni virtuali generate dal computer.
Un’invenzione che oggi appare obsoleta, ma ha aperto il campo alle grandi innovazioni che cambieranno radicalmente il modo di fare anamnesi, visitare e curare i pazienti, prevenire alcune malattie e, forse, posticipare la venuta del tristo mietitore.
Inoltre, i nuovi sistemi basati sulla realtà aumentata sono tecnologie dal costo moderato, che diminuirà ulteriormente di pari passo con la crescita degli hardware.
Vista a raggi X, laser, supervelocità di analisi dei dati
La vista a raggi X è il potere che si diffonderà per primo.
È quanto emerge da un recente studio della Teikyo University School of Medicine, in Giappone, che ha testato l’efficacia di visori basati sulla realtà aumentata in una sala operatoria.
I risultati sono molto incoraggianti, poiché dimostrano vantaggi in termini di tempo e energie. Questa innovazione ha permesso infatti ai dottori di effettuare la scansione dell’intero corpo del paziente e vedere la ferita o il trauma in 3D nell’esatta posizione.
Inoltre, la vista a raggi X permetterebbe al medico curante di avere un quadro completo e immediato sul processo di guarigione di una lesione cutanea.
Attualmente le Big Tech stanno investendo pesantemente sulla ricerca e sviluppo di occhiali AR-based, un dato che suggerisce nel breve termine la diffusione mainstream di questi dispositivi, che saranno sempre più protagonisti delle nostre vite.
Con tutto quello che questo comporta in termini di sicurezza informatica: grandi rischi.