Nel nostro film l’ideatore del virus aveva l’intenzione di sterminare il 99 per cento della popolazione mondiale per un atto di ribellione contro un sistema totalitario che al confronto il responsabile del Sars Covid 19 appare come l’opera di un dilettante.
Ma nessuna paura il nostro Monkeypix sembrerebbe facilmente curabile con sintomi risolvibili dai quindici ai venti giorni e con manifestazioni cutanee sul viso, mani e piedi.
Il tutto sembra assai diverso da quanto accaduto nel 2035 a James Cole (Bruce Willis) e Jeffrey Goines (Brad Pitt) che per salvare loro e l’umanità dovevano anche viaggiare nel tempo.
Però attenzione e state certi che anche noi, nei prossimi giorni, saremo occupati militarmente dal pericolosissimo esercito delle dodici scimmie che invaderanno sistematicamente tutti gli spazi televisivi e radiofonici.
Nuovi super esperti di vaiolo (magari già virologi o competenti nell’arte della guerra) che ci diranno come e se vaccinarci, come evitare il contagio, il tipo di scimmia da non frequentare, di come dover rinunciare ai baci alla francese o da come astenerci dalle altre pratiche amorose.
Ed infine, perché no, non disperate, magari avremo tutti un bel nuovo greenpass che forse ci proteggerà dalle scimmie anche se purtroppo statene certi non potrà, certamente, proteggerci dal suo pericolosissimo esercito.
