
E’ il 10 Gennaio 1941 e lo scenario è quello della seconda guerra mondiale. Da pochi mesi Hitler ha invaso la Normandia e occupato Parigi, dopo aver già conquistato la Cecoslovacchia, l’Austria, l’Olanda, il Lussemburgo, la Polonia, la Danimarca e la Norvegia.
Il Primo Ministro Winston Churchill dorme sonni poco tranquilli perché anche il Regno Unito è entrato nelle mire naziste ed il suo esercito ha rischiato l’annientamento a Dunkirk.
Il destino dell’Europa e del mondo pare quindi segnato e al presidente americano Roosevelt non rimane che cambiare idea sullo stato di neutralità degli USA, arrivando così a firmare il lend-lease act ovvero l’atto presidenziale con il quale gli USA mantennero formalmente lo stato di neutralità, evitando di entrare direttamente in guerra (sino ai fatti di Pearl Harbour) limitandosi a rifornire l’asse antinazista con rifornimenti di varia natura e materiali bellici.

Con l’emissione del lend-leas act gli Stati uniti furono in grado di scavalcare eventuali intoppi burocratici e amministrativi consegnando in breve tempo agli inglesi le forniture di cui necessitavano per contrastare l’avanzata nazista.
È in pratica ciò che sta succedendo nella guerra tra Russia e Ucraina, solo che questa volta a beneficiare del lend-lease agreement appena firmato da Joe Biden è l’Ucraina, provocando malcontento al Cremlino che nel frattempo indica tale mossa come una discesa in campo di fatto della NATO nel conflitto.
Sebbene il lend-lease act di Biden sia solo uno strumento giuridico in più a disposizione degli USA per arrivare a consegnare aiuti militari agli ucraini, vale la pena di sottolineare il significato simbolico di cui questo documento è caricato.
Fu infatti il documento con il quale gli USA combatterono il nazismo e che oggi viene utilizzato in copia per combattere la Russia, attribuendo quindi indirettamente ad essa lo stesso status dittatoriale e giuridico attribuito il secolo scorso alla Germania di Hitler.
Sebbene questo nuovo lend-lease agreement provochi le ire di Putin, egli ha poco di cui lamentarsi perchè fu proprio la Russia di Stalin ad essere direttamente beneficiata dal lend-lease agreement originale. Infatti sotto il land-lease agreement di Roosevelt la Russia ricevette dagli USA 17.000.000 di tonnellate di materiale tra cui, 427.284 camion militari, 13.303 veicoli da combattimento, 35.170 motociclette, 2.328 veicoli di servizio, 2.670.371 tonnellate di carburanti, 4.478.116 tonnellate di cibo, 1.977 locomotive, 9,920 pickups, 1.000 veicoli tecnici nonchè il 53% delle munizioni allora impiegate, per un ammontare attualizzato pari a 700 miliardi di dollari.
Come dire che la parata della vittoria del 9 maggio che è tanto cara a Putin e al popolo russo non sarebbe potuta avvenire senza l’intervento del lend-lease agreement americano.
Ma non finisce qui, mentre Putin maledice anche gli inglesi per l’aiuto attualmente offerto all’Ucraina, la storia insegna che i russi nella seconda guerra mondiale beneficiarono anche di un secondo lend-lease agreement, offerto proprio dagli inglesi attraverso il quale ricevettero 3.000 caccia Hurricane e 4.000 altri aeroplani, 27 navi, 5.218 carrarmati, 4.020 camion, 1.721 motociclette e altro materiale bellico tra cui radar, radio, cannoni e stivali. Gratis.
Come dire, la propaganda russa ha la memoria corta.