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La guerra in Ucraina e l’isolamento della Russia dalla rete internet

Molti siti internet istituzionali russi non sono raggiungibili: scelta o attacco hacker?

Correva l’anno 2019 quando la Russia ha testato con successo la creazione di una rete Internet Sovrana denominata “Sovereign Runet”. 

Il progetto prevede di limitare i punti di interconnessione con la vera Rete Internet globale, fornendo al governo un maggiore controllo e sicurezza dei confini tecnologici della “Madre Patria”, infatti il 23 dicembre 2019 il Ministero delle Telecomunicazioni e delle Comunicazioni di Massa, ha dichiarato che “le esercitazioni sulla stabilità di RUNET hanno tenuto efficientemente le minacce provenienti dalla rete Internet”.

L’obiettivo ufficiale del disegno di legge “Internet Sovrana” firmato da Vladimir Putin a maggio 2019, nasce dopo l’annessione alla Crimea del 2014 motivando la decisione per due fini politici: limitare l’accesso al popolo russo a informazioni “indesiderabili” e salvaguardare l’infrastruttura Runet in caso di ulteriori sanzioni inflitte come la disconnessione della Russia dal web globale.

A distanza di pochi anni e con gli eventi bellici di questi giorni in Ucraina, molti siti internet istituzionali della Russia non sono raggiungibili, per citarne qualcuno tra i più importanti government.ruduma.gov.ru. A questo punto bisognerebbe chiedersi se il “disservizio” è dovuto ad una azione preventiva delle autorità Russe per limitare i danni da eventuali attacchi cibernetici (alcuni di questi già rivendicati da Anonymous), oppure è dovuto ad un isolamento più tecnologico intrapreso da alcuni Provider i quali hanno smesso di “annunciare” le rotte BGP dell’Autonomus System governativo russo (AS196747).

Nei a giorni seguire, le “rotte telematiche” ci daranno ragione.

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