
… perché poi abbiamo provato e siamo riuscite!!! Ma: intanto è stato necessario “scaricare” (boh, un verbo che ricorda altri scarichi) la app delle poste. Poi mi sono fatta un piccolo manuale per quando dovrò ricorrere a questa diavoleria: ve lo riproduco perché può essere utile ai rarissimi lettori sprovveduti di Infosec, se ve ne sono. Allora ecco le manovre SPID:
Id (è il mio indirizzo di posta elettronica) e va bene
Codice poste id: un numero di 6 cifre
Se chiedono una password, eccola (composta di lettere, cifre e simboletto)
Poi si va sul sito che si vuole:
Accedi con SPID
Chi te lo ha dato? Poste (e ce ne ricordiamo bene!!!)
Esce account con indirizzo mail
e password.
Poi: procedi con SMS
E arriva un pin provvisorio
Poi si può scendere direttamente nella schermata senza compilare altro
E infine cliccare su “acconsento”
Dovremmo esserci!!!
Basta non perdere queste avvertenze!
In altri paesi si va nel sito desiderato, si inserisce un codice noto (in Francia ad es. il n° della Sécurité sociale, che serve a un sacco di cose) e una password. Si poteva dunque semplicemente utilizzare il codice fiscale e una password – e potremmo fare uno sforzo anche per accettate un PIN provvisorio via sms, come quando si fa un bonifico – ma poi basta!!!!
Ma di tanti posti, proprio qui doveva nascere la povera Zia Biancaneve?