
E ancora sulla digitalizzazione, un ulteriore episodio di vita vissuta che ha del surreale! Siamo a Roma, nel 2020… e nel 2021. Zia Biancaneve e i suoi fratelli vendono, a pasqua del 2020, l’appartamento ereditato dai genitori. Ma non riescono a liberarsi dell’AMA, che continua a mandare bollette. Bene per il primo semestre del 2020, ma non per il secondo: telefoni, non ti richiamano come promesso, richiami… alla fine… Sì, una voce umana! Manda la documentazione… nel frattempo arrivano altre rate (“non si preoccupi, non deve pagare”: spero bene! “ma allora perché me le mandate?” “perché la pratica è lunga e complessa”???!!!). Alla fine ci viene richiesta la STAMPA del contratto di vendita: sì, la stampa: non si può mandare per mail il pdf: evviva la DI-GI-TA-LIZ-ZA-ZIO-NE!!!! (Come vedete Zia Biancaneve sa anche dividere in sillabe!). Ora abbiamo anche un ministero della TRANSIZIONE ECOLOGICA, cioè dal computer alla stampante. E poi… la fotocopia della carta d’identità ahahah: ma chi me l’ha rilasciata? Il Comune! E chi mi chiede copia? Il Comune: lo stesso, peraltro! Questo supera anche le più sfrenate fantasie del povero Kafka. Corollario di tutto ciò è la fila all’ufficio postale con l’esborso di una bella cifretta (gli atti notarili pesano assai). Finito? Ma no: le bollette continuano ad arrivare: l’ultima è dello scorso dicembre…
Zia Biancaneve è vecchia e forse non capisce, ma voi di Infosec.news siete esperti e forse potete aiutarmi