TECNOLOGIA

Paparazzi in orbita

Sony, gigante tecnologico giapponese, pronta a lanciare nello spazio entro la fine dell'anno un cubesat da sei unità con una fotocamera full frame.

Sony, la famosa multinazionale giapponese, top di gamma per l’elettronica di consumo e videogames, si prepara a varcare i confini terrestri, non tanto per gli scienziati, quanto per i fotografi.

Secondo i vari annunci, prevede di lanciare un cubesat da sei unità con una fotocamera full frame entro la fine dell’anno come parte del suo progetto Star Sphere, per il quale è disperatamente alla ricerca di collaborazioni con artisti, intrattenitori ed educatori.

Credits: www.spacenews.com

Il gigante tecnologico giapponese ha costruito il satellite, il cui mockup è stato esposto durante il CES 2022 a Las Vegas all’inizio di questo mese, in collaborazione con l’Università di Tokyo e la Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA). Sony ha preso parte allo sviluppo dei componenti chiave del veicolo spaziale, il sistema operativo e la fotocamera integrata, mentre l’università e la JAXA hanno fornito rispettivamente un bus satellitare e una consulenza tecnica.

Qui di seguito potete trovare un breve video tratto dal CES 2022 in cui era stato esposto un prototipo del minuto satellite così brevemente descritto: ”A unique satellite ith a built-in camera that users can operate using a simulator. The key feature is its highly flexible attitude control, enabling users to capture and record the Earth and stars using a broad range of camera options”. 

Una volta in orbita a circa 500-600 chilometri dalla Terra, il veicolo spaziale e la sua fotocamera integrata con un obiettivo 28-135 mm f/4 saranno collegati a un controller online tramite una stazione a terra in Giappone, consentendo a utenti selezionati di catturare degli scatti e realizzare riprese della Terra e delle stelle per mezzo di un’ampia gamma di opzioni di ripresa. Chi è interessato al progetto può sperimentare come funziona attraverso un simulatore online.

Credits: www.spacenews.com

“Miriamo a trovare il nuovo valore dello spazio con vari partner come i settori dell’arte, dell’intrattenimento e dell’istruzione attraverso una telecamera spaziale satellitare perché, attualmente, è impiegato solo dai professionisti dello spazio per scopi di ricerca o osservazione”, riferisce a SpaceNes Yoshihiro Nakanishi, produttore aziendale all’ufficio di preparazione dell’intrattenimento spaziale di Sony e leader del progetto Star Sphere. “Le persone che non hanno mai usato una telecamera satellitare ritroveranno i valori dello spazio, della Terra e di noi stessi guardando in basso la Terra”.

Molti sono i settori che Sony spera di destare e coinvolgere tramite il progetto, come la new media art, la produzione di documentari, i musei della scienza, gli showroom, i parchi di divertimento, l’istruzione, lo sviluppo delle risorse umane e chi più ne ha più ne metta.

Dopo aver affermato il lancio del satellite tra ottobre e dicembre, non ha proferito altro, rifiutandosi di condividere ulteriori dettagli, se non che la Sony, qualora il progetto dovesse rivelarsi particolarmente succulento per i portafogli, costruirà e invierà più satelliti. “Diffonderemo presto nuove notizie quando potremo rivelarle”.

Nel frattempo, sempre per quanto riguarda l’azienda nipponica, starebbero sviluppando tecnologia di comunicazione laser inter-satellitare, dispositivi e sensori per l’uso spaziale. Nel settembre 2019, lo Small Optical Link for International Space Station (SOLISS) dell’azienda è stato lanciato verso la Stazione Spaziale Internazionale a bordo del razzo H-2B di Mitsubishi Heavy Industries. Secondo il sito Web di Sony, Sony ha sviluppato SOLIS, in collaborazione con JAXA, per stabilire un sistema di comunicazione di dati di massa per le future comunicazioni inter-satellitari e le comunicazioni con le stazioni di terra.

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