TECNOLOGIA

Il 5G come strumento principe della trasformazione digitale

Sono già moltissime le aziende europee che stanno ricorrendo a soluzioni basate su reti 5G private per realizzare il piano di industria 4.0

Un’indagine condotta dalla società di consulenza Gartner, che ha coinvolto 402 imprenditori da ogni angolo del globo, ha evidenziato come oltre il 47% degli intervistati sia intenzionato a integrare in maniera più diffusa le nuove tecnologie digitali nelle proprie aziende. Sembra che la prospettiva di rendere intelligenti i processi produttivi non sia interpretata solo come una condizione necessaria per tenere testa alla concorrenza internazionale, ma anche come viatico di nuovi profitti.

Gli imperativi categorici di questa trasformazione tecnologica sono l’interfacciamento delle macchine col digitale (che le renderà controllabili in maniera più semplice), l’apertura di canali di comunicazione tra processi differenti per ottenere un loro miglior coordinamento e, infine, il miglioramento dei processi stessi utilizzando tecniche di machine learning basate sui big data. 

Tutto quanto appena esposto, sarà realizzabile in maniera efficiente solo in presenza di sistemi di comunicazione adeguati come quelli offerti dal 5G. Per suffragare questa tesi, è utile citare un rapporto pubblicato a fine 2020 dall’European 5G Observatory della Commissione Ue, secondo il quale sono già moltissime le aziende europee (tra cui colossi come Bosh, BMW, Siemens e Lufthansa) che stanno ricorrendo a soluzioni basate su reti 5G private. A differenza delle reti pubbliche 5G, progettate per essere usate dai comuni cittadini, le reti private sono dedicate, dunque hanno come scopo l’utilizzo da parte di una singola azienda o infrastruttura critica. 

A parlare ora dell’importanza di sviluppare reti private aziendali 5G sembra quasi di svelare il segreto di Pulcinella, visti i 2.3 miliardi di dollari investiti a partire dal 2015 per realizzarle, ma sono ancora tantissime le aziende che per il momento non stanno adottando piani di intervento in tal senso. Si potrebbe pensare che tante delle aziende timide rispetto al 5G, abbiano adottato tale atteggiamento perché credono di poter ottenere lo stesso risultato sfruttando la già esistente rete 4G. Non c’è considerazione più errata, visto che il 5G non è semplicemente uno standard che ne sostituisce un altro, ma si candida a diventare presto la norma in termini di sistemi di comunicazione. Le ragioni sono molteplici e risiedono principalmente nell’inadeguatezza del 4G a gestire la sempre crescente mole di dati, non più prodotta dai soli esseri umani, ma in prospettiva dai miliardi di dispositivi connessi ad internet. Smart cities, auto, case, smart grid, ad esempio, saranno tutti notevoli produttori di dati. 

Il miglioramento della velocità (fino a 10Gbps, ovvero 100 volte quanto possibile col 4G) e l’abbattimento della latenza (attualmente a 10-15 millisecondi rispetto ai 40-50 millisecondi del 4G, con la concreta prospettiva di arrivare prossimamente a 5-10 millisecondi) sono solo alcuni, seppur fondamentali, dei vantaggi del 5G. Ad essi, si aggiunga una miglior efficienza energetica e la possibilità di poter tenere connessi molti più dispositivi.

Insomma, il 5G si stia imponendo come strumento principe della trasformazione digitale, il vero ‘motore primo’ di industria 4.0, e promette di rivoluzionare tutto quanto abbiamo visto finora in termini di sistemi di produzione e non solo.

Back to top button