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Il controllo dei Green Pass agli Aeroporti di Roma è “magico”

Altro che scanner o lettori ottici: basta uno sguardo!

Dallo storico “Ho visto cose che voi umani…” del film Blade Runner all’imbarco in un normale scalo aeroportuale: esistono persone dotate di capacità straordinarie che riescono a verificare i Green Pass con il solo sguardo, senza aver bisogno di scanner, di lettori ottici o di chissà quale altro marchingegno.

A scoprire questi sbalorditivi androidi è stato Matteo Flora, super-esperto di questioni tecnologiche e di cybersecurity, che ha fatto due tweet “antropologici” (qui il primo e qui il secondo) corredati da video che riportiamo in pagina anche per chi non è iscritto a Twitter o è semplicemente pigro.

Sono anch’io testimone diretto dell’esistenza di questi portentosi addetti perché in una recente trasferta li ho visti in azione sia a Ciampino sia a Cagliari Elmas. Non avendo avuto la prontezza di acchiappare lo smartphone e filmare quel che i miei occhi stentavano a credere, mi sono ridotto a saccheggiare i video che il sempre attento Flora ha saputo realizzare.

Non è dato sapere se i super-poteri degli incaricati al controllo delle certificazioni antiCovid siano dovuti ad un particolare addestramento o invece siano resi possibili da sofisticate protesi su cui vige il più assoluto riserbo.

Gli immancabili complottisti sono fermamente convinti che la possibilità di interpretare visivamente i QRcode e di recepire mentalmente la correttezza del Green Pass esibito dal viaggiatore sia una delle conseguenze della somministrazione del vaccino. I più ottimisti tra loro sono però dell’avviso che si tratti di una controindicazione che – pur non riportata sul “bugiardino” – non determini una simile invalidità con effetti permanenti.

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