TECNOLOGIA

Driverless car confuse, cosa è successo?

Il mistero delle auto autonome moleste in un quartiere di San Francisco

Il comparto dell’auto sta vivendo un periodo di forte trasformazione. Questa si articola innanzitutto nel cambiamento delle alimentazioni, tanto veloce da essere già oggi facilmente riscontrabile, ma anche nel potenziamento dei sistemi di intelligenza artificiale (I.A.) con cui vengono equipaggiate le vetture di nuova produzione.

L’I.A., ingegnerizzata per migliorare da subito la sicurezza di guida, ha come obiettivo a medio termine la sostituzione dei guidatori umani.

In taluni paesi come gli Stati Uniti, ma soprattutto la Cina, la sperimentazione delle auto senza guidatore è in fase abbastanza avanzata ed è specchio di un’industria che globalmente viaggia dritto verso quella soluzione tecnologica. Ci sarebbe tuttavia da chiedersi se il loro avvento può davvero risolvere tutti quegli aspetti che, praticamente dal loro lancio sul mercato, incidono negativamente nel rapporto delle automobili con la cittadinanza. 

Anche le elettriche driverless car, stando a quanto viene riportato dagli Stati Uniti, sembrano non esenti dal generare problemi.

In un tranquillo quartiere di San Francisco, infatti, le futuristiche Waymo hanno provocato un’improvvisa esplosione di traffico. Tutta colpa di un vicolo cieco, che ha costretto le auto senza guidatore a tornare indietro, con diverse e complicate manovre scandite dai sibili delle auto. Si parla di sibili e non di un isolato sibilo perché gli abitanti lamentano la presenza di un notevole numero di veicoli di quel tipo nel corso delle ultime settimane, anche ogni cinque minuti. Talvolta pare che l’elevata frequenza tra un veicolo e l’altro, combinata con la complessità delle manovre che ogni veicolo deve eseguire per uscirne, generi vere e proprie file.

A cosa si deve tutto ciò? Le persone che si trovano dal lato del conducente, che esercitano solo una forma di supervisione sul veicolo, non hanno saputo dare spiegazioni agli abitanti del circondario. Qualcuno, spinto dalla volontà di fare chiarezza, ha contattato direttamente la casa madre per ottenere delucidazioni. L’addetto della comunicazione Waymo ha minimizzato imputando la responsabilità a quanto previsto dalla segnaletica che prescrive a chi proviene dalla 15th Ave di fare inversione a U.

Sarà colpa di un cartello dimenticato in occasione di lavori stradali?

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