
Una clamorosa operazione portata a termine dall’F.B.I. ha svelato la vendita di segreti militari statunitensi da parte di un funzionario statale. Si tratta di Jonathan Toebbe, 42enne specializzato in propulsione nucleare per mezzi di trasporto navale.
Per conto del governo USA lavorava dal 2012 in un laboratorio di Pittsburgh dedicato allo sviluppo di sottomarini nucleari per la Marina Militare, e dal 2020 – secondo quanto riportato dagli inquirenti- avrebbe deciso di mettersi in proprio diventando una spia. Nell’aprile di quell’anno, infatti, pare che l’ingegnere nucleare abbia inviato alla sede americana di un governo straniero -mai svelato- un faldone di documenti della U.S. Navy, dichiarandosi disponibile alla vendita di materiale sensibile come report sulle performance e manuali operativi.
Il materiale purtroppo per Toebbe è entrato in possesso del Bureau, che ha deciso di approfondire la vicenda tramite un proprio agente sotto copertura. L’ingegnere ha dunque iniziato un fitto scambio di e-mail con quello che pensava essere a tutti gli effetti un funzionario di un governo straniero.
Versati 10mila dollari in criptovaluta su un conto indicato da Toebbe per cementare il rapporto di fiducia e dimostrare la sua buona fede, l’agente dell’FBI ha dato appuntamento alla spia in West Virginia per lo scambio effettivo dei documenti promessi nella lettera allegata al faldone intercettato.
Il giorno dello scambio era presente sul luogo anche la moglie della spia Diana, complice del marito, a supervisionare l’operazione costata all’F.B.I. altri 20mila dollari. All’agente sotto copertura è stata consegnata una memory card di colore blu, conservata in un contenitore di plastica nascosto tra due fette di un sandwich al burro d’arachidi, contenente effettivamente ciò che era stato promesso dalla spia. Grazie a questi documenti i reattori dei sottomarini di classe Virginia – gli ultimi in ordine di produzione negli USA – non avrebbero avuto più segreti.
Per scavare a fondo nel materiale in possesso di Toebbe, l’F.B.I. non si è fermata a quel primo scambio. Pochi mesi fa -precisamente eravamo in agosto- con modalità simili a quelle adoperate in precedenza, è riuscita infatti ad ottenere altri segreti sottratti indebitamente, consegnando in cambio una cifra vicina ai 70mila dollari. Nascosta in un pacchetto di gomme questa volta c’era una memory card contenente disegni relativi alla progettazione di un sottomarino di classe Virginia. Un potenziale governo straniero interessato avrebbe dunque avuto accesso ad informazioni relative a sottomarini ad attacco missilistico rapido, che adottano gli ultimi ritrovati nel campo della non rintracciabilità, della raccolta di informazioni e della tecnologia delle armi.
Per Toebbe e sua moglie si annunciano tempi molto duri. Entrambi dovranno rispondere di violazioni all’Atomic Energy Act, che vieta la diffusione di materiale relativo ad armi atomiche e materiale nucleare.
L’intervento dell’FBI ha evitato che i segreti della più grande potenza militare al mondo potessero finire in mani ignote, prestando così un grande servizio al proprio Paese e agli alleati. Resta il rammarico, per non dire la preoccupazione, che documenti di questo calibro, per una falla nella sicurezza degli atti, possano essere nella disponibilità di un malintenzionato totalmente votato al raggiungimento di un piccolo tornaconto personale.