CITTADINI & UTENTI

Se non hai voglia di cucinare fatti preparare qualcosa dalla stampante!

Un nuovo sistema di preparazione e cottura degli alimenti rivoluzionerà il modo in cui concepiamo e prepariamo il cibo

Per chi è troppo pigro per cucinare, o semplicemente imbranato ai fornelli, sono in arrivo grosse novità. In un futuro non troppo lontano, anche il consumatore più svogliato potrà gustare le delizie della macchina che stampa cibo e lo cuoce, premendo semplicemente un paio di tasti. Non sarà più necessario ordinare il cibo a domicilio e ci si potrà vantare di mangiare solo cibo fatto in casa. 

La stampa 3D di cibo e la cottura degli alimenti a laser sono già da diversi anni, se guardati come processi separati, oggetto di prove ed esperimenti ma mai nessuno aveva avuto l’ardire di combinarli. È recente, a tal proposito, lo studio realizzato da alcuni ingegneri della Columbia University sulla cottura mediante l’utilizzo di un laser per cibi stampati in 3D, pubblicato su una rivista che si occupa di tecnologia applicata al cibo dal nome npj Science of Food.

In questo caso il protagonista degli esperimenti è stato un petto di pollo, acquistato in macelleria, frullato fino a fargli acquisire una consistenza uniforme e lasciato a riposare in frigorifero. Una volta inserito nelle cartucce di stampa e stampato su un vassoio rimovibile, ad occuparsi della sua cottura è stato per l’appunto un laser. 

Rispetto alla cottura tradizionale in un forno a microonde, il pollo ha conservato il doppio dell’umidità riducendosi della metà in termini di volume. Le prove con diversi tipi di laser hanno evidenziato inoltre che il laser a infrarossi produce un miglior risultato in termini di rosolatura e grigliatura rispetto al laser blu, che invece cuoce meglio l’interno.

La prova del gusto è stata condotta da due assaggiatori, che hanno confrontato quanto prodotto dalla macchina sperimentale con un petto di pollo cucinato in maniera convenzionale. Sorprendentemente, entrambi hanno preferito il pollo cotto al laser perché di consistenza più piacevole, meno asciutto e meno gommoso. C’è però ancora qualcosa da migliorare, visto che uno dei due tester ha fatto notare un leggero sapore metallico.

Questo primo passo compiuto dagli scienziati della Columbia sarà, a loro stessa detta, propedeutico per spingersi oltre con altri tipi di carne e con alimenti a base di cereali. È in cantiere anche uno studio per migliorare il metodo di cottura combinando diversi tipi di laser per una cottura più uniforme e gradevole.

Se è vero che il progetto dei ricercatori strizza l’occhio a chi non ha voglia di cucinare, non chiude però a chi ha passione e bravura per la cucina. Un possibile scenario che viene prospettato è la creazione di un software CAD per il cibo, un programma di modellazione grafica in cui chiunque possa progettare l’alimento che desidera mangiare. La fantasia e la laboriosità avranno dunque sempre il loro spazio.

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