TECNOLOGIA

Marziani, aspettatemi! Arrivo! Parola di Elon Musk

L’azienda spaziale statunitense SpaceX porterà per la prima volta in orbita nello Spazio un equipaggio di quattro privati cittadini.

Fra poco assisteremo all’ennesima impresa di Elon Musk, stavolta in vesti inedite; darà una scossa al turismo spaziale, settore per il quale tutto sommato non sembra però nutrire grande interesse…il suo fine ultimo è, e resterà, la colonizzazione marziana, a Jeff può lasciare il resto. 

Per la prima volta oggi verrà lanciato in orbita un equipaggio composto interamente da novizi cittadini privati, senza quindi un astronauta professionista a bordo.

A questi quattro passeggeri si deve quindi il nome della missione, “Inspiration4”, in quanto simboli di uno Spazio che si apre anche ai comuni mortali…anche se ancora previa banconota del miliardario di turno.

Dietro le quinte stavolta, a capitanare la missione, troviamo il miliardario Jared Isaacman: 38 anni, CEO di Shift4 Payments, azienda creata a 16 anni in un seminterrato, che offre a negozi e ristoranti un servizio per l’elaborazione delle transazioni con carta di credito. Fervente pilota, detiene un record di volo attorno al globo su un jet leggero, è abilitato a pilotare diversi velivoli militari e ha fondato Draken International, una società che fornisce addestramento ai piloti dell’aeronautica statunitense. 

Ha finanziato larga parte del progetto con un obiettivo veramente lodevole, ovvero raccogliere fondi per il St. Jude Children’s Research Hospital, un ospedale pediatrico di Memphis nel Tennessee. 

Mesi fa ha annunciato di aver donato 100 milioni di dollari e di volerne raccogliere altri 200 milioni tramite una raccolta fondi. Tra i donatori è stato quindi sorteggiato il fortunato, che ha però rifiutato il biglietto (incredibile!) cedendolo all’amico Christopher Sembroski, anch’esso donatore.

Christopher è un veterano dell’aeronautica americana di 42 anni che ha prestato servizio in Iraq; ora lavora nell’industria aeronautica, per la Lockheed Martin nello stato di Washington. Il suo ruolo? Aiutare nella gestione del carico a bordo e nelle comunicazioni con la Terra. 

A seguire, Hayley Arceneaux, 29 anni, operatrice sanitaria del St. Jude Hospital, stesso ospedale dove, a seguito di un tumore alle ossa che l’ha colpita in giovane età, subì l’asportazione di alcune ossa della gamba sinistra, sostituite con del titanio. Sarà la più giovane americana ad essere lanciata in orbita attorno alla Terra, e la prima persona con una protesi ad andare nello spazio, nonché responsabile medico della missione.

Infine, Sian Proctor, 51 anni, professoressa di geologia in un piccolo college in Arizona. Suo padre lavorò con la NASA durante le missioni Apollo, da qui il suo interesse in campo spaziale che l’ha portata a partecipare a un esperimento alle Hawaii che simulava la vita su Marte e a fare domanda per due volte alla NASA per diventare un astronauta. Ha vinto il suo posto creando un sito di vendita online legato allo spazio, nell’ambito di un concorso imprenditoriale organizzato dalla società di Isaacman. Sarà il pilota della missione assieme al suo comandante. 

Naturalmente non verranno mandati allo sbaraglio. SpaceX si è occupata nei mesi scorsi della formazione dell’equipaggio. I partecipanti hanno studiato i rudimenti base della meccanica orbitale, si sono allenati in condizioni di assenza di peso, hanno effettuato prove e test per affrontare emergenze di vario tipo a bordo, e imparato come funzionano il razzo che li trasporterà in orbita, Falcon 9, e la capsula sulla quale viaggeranno, Crew Dragon.

Ognuno di loro rappresenterà un valore particolare: Jared la “leadership”, Christopher la “generosità”, Hayley la “speranza” e infine Sian la “prosperità”.

Che dire…attendiamo con ansia gli sviluppi di quel che sembra essere sempre più un eccitante reboot in carne ed ossa dei Fantastici 4, senza nulla togliere al team di Reed Richards.

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