
Ho deciso che gli ultimi avvenimenti sono tali da non poter più tacere: io sono un no-vax.
Sono un no-vax perché non mi fido di niente e di nessuno. I vaccini sono una cosa terribile, messa insieme per distruggere la mia vita e quella dei miei cari.
Se volete un esempio del perché sono contro i vaccini, pensate a questo: i primi ad introdurli in Italia nel XVIII secolo furono quegli arretrati dei re Borbone, che scaramanticamente si fecero vaccinare contro il vaiolo per dare l’esempio alla popolazione. È stato il primo esperimento di controllo sociale: con il vaccino fu inoculato un siero antirivoluzionario, che induceva i malcapitati a cantare e ballare ogni volta che gli veniva in testa di ribellarsi – è stato l’atto di nascita della tarantella.
Pensate poi a quel criminale di Albert Sabin, l’inventore del vaccino contro la poliomielite. Non solo testò senza alcuno scrupolo il suo siero criminale su sé stesso, la propria famiglia e i propri collaboratori, ma, per assicurarne la massima diffusione, rifiutò di brevettarlo e di essere retribuito. La storia scritta dai poteri forti dice che grazie a lui, milioni di bambini furono salvati da un’esistenza da invalidi e addirittura gli fu salvata la vita. Io non ci credo: Sabin aveva certamente i suoi oscuri propositi, e ce ne accorgeremo nelle prossime generazioni.
Come no-vax, vivo in una dittatura sanitaria dalla nascita, e non me n’ero accorto fino a pochissimo tempo fa, quando le mie letture sui blog e soprattutto i luminosi discorsi dei miei felpati leader politici di riferimento non mi hanno aperto gli occhi.
Già da bambino, ingenuo e incolpevole, il governo mi ha obbligato a farmi inoculare sostanze sconosciute che hanno violato la perfetta verginità del mio corpo. Hanno terrorizzato i miei genitori dicendogli che se non mi avessero fatto quella dannata iniezione, avrei potuto prendermi la difterite e riportare gravi danni cardiovascolari e neurologici; o che avrei potuto prendere il tetano tagliandomi con una di quelle cose arrugginite con cui ai bambini piace tanto giocare; o altre malattie egualmente letali. È un impero costruito sul terrore intergenerazionale: pensate che la paura instillata nei miei genitori è stata tale, da spingermi a vaccinare a mia volta i miei figli, un atto del quale ancora oggi mi pento amaramente.
E anche se avessi voluto rifiutarmi, non avrei potuto: la dittatura sanitaria è tale, da inibire l’accesso a scuola dei bambini che non siano stati sottoposti a questa gogna totalitario-farmacologica, e addirittura gli si inibisce l’accesso alle palestre. Immaginate che addirittura alcuni tipi di lavori richiedono vaccinazioni aggiuntive: i poveracci che vogliono lavorare nel settore alimentare non possono farlo se non fanno vaccinazioni suppletive. Resistete, amici, verrà il giorno della liberazione anche per voi.
Ormai da quasi due anni, i poteri forti a livello mondiale si sono messi d’accordo per introdurre un altro limite alla nostra libertà. Hanno inventato di sana pianta una pandemia mondiale, che dicono uccida un numero consistente di quelli che se la prendono in forma grave. Hanno terrorizzato l’opinione pubblica con i loro annunci; ci hanno chiusi in casa mentre nel frattempo loro prendevano il controllo delle nostre menti attraverso la televisione; e addirittura hanno avuto la forza di mandare in onda centinaia di falsi filmati di fantomatici malati intubati e moribondi, e di bare trasportate su camion dell’Esercito.
Ora hanno tirato miracolosamente fuori una serie di vaccini, che secondo loro servono ad arginare questa fantomatica pandemia. Secondo me sono un ulteriore modo di prendere il controllo dei nostri corpi e delle nostre menti. Per costringerci a farli, adesso hanno detto che chi non sarà provvisto di un ciclo completo di vaccinazioni, non potrà essere ammesso a scuola, né potrà circolare se una nuova ondata virale – inventata da loro – dovesse colpirci.
Io non ci sto. Protesto. Non voglio essere bucato. Rivendico il mio diritto alla libertà. Ho ragione. L’ho scritto al mio blogger preferito di oroscopi e medicina idrodiluita, e anche lui è d’accordo.
PS: Ovviamente, io non sono per niente un no-vax. Ho ricevuto tutte le vaccinazioni statutarie, quelle relative al mio doppio periodo sotto le armi, ho fatto l’antinfluenzale insieme a tutta la famiglia a cavallo delle due ondate di COVID, e poi l’anti-COVID quando è stato il mio turno. Sto benissimo, e così i miei cari, al contrario di tutte quelle migliaia di poveri morti che sarebbero ancora tra noi se avessero avuto il vaccino contro cui taluni personaggi combattono. Tale specifica è necessaria, dato il livello intellettuale e di dibattito del nostro povero Paese.