
La Germania diventa ufficialmente il quarto stato membro della NATO ad inaugurare una forza militare spaziale, seguendo quindi le orme della Space Force americana e della loro concezione dello spazio come teatro di guerra.
In un discorso allo Space Situational Awareness Center di Uedem, il ministro della Difesa Annegret Kramp-Karrenbauer ha affermato che “lo spazio è diventato un’infrastruttura critica che dobbiamo proteggere” e che quindi la scelta di creare una space force “stava rispondendo al crescente ruolo dello spazio nel funzionamento del nostro stato, alla prosperità della nostra popolazione e alla crescente dipendenza delle forze armate da dati, servizi e prodotti supportati dallo spazio”.
Il compito principale del nuovo comando sarà quello di proteggere i satelliti sia dalle minacce nemiche che dai pericoli più innocenti, come i detriti spaziali di cui, secondo l’Agenzia spaziale europea, Uedem ne avrebbe già tracciato circa 30.000 con un diametro di 10 centimetri o superiore, che potrebbero danneggiare seriamente o distruggere un satellite in caso di impatto…eppure la Germania al momento detiene soltanto sei satelliti in orbita, rispetto alle 1897 unità degli americani.
A precedere la Germania ricordiamo la Francia, che ha creato il proprio comando spaziale su istanza di Emmanuel Macron nel 2019, e l’Inghilterra, a fine 2020, per opera del primo ministro Boris Johnson.
L’integrità dell’infrastruttura orbitante diventa sinonimo del benessere collettivo e quindi imprescindibile e inscindibile da esso…risulta dunque doveroso alzarne le difese ed assicurarne l’incolumità.