
La Culper Precision, produttore di armi statunitense, ha prodotto un’arma rivestita di plastica somigliante al Lego, motivando la sua scelta perché “il possesso e l’utilizzo responsabile di armi da fuoco è un’attività veramente piacevole”
Non si è fatta attendere l’opposizione della Lego che tramite i suoi avvocati ha inviato una lettera “cease and desist” con richiesta di immediata cessazione di produzione e commercializzazione dell’arma.
Se non fosse stato per l’opposizione della Lego, il produttore avrebbe avuto via libera? Quasi sicuramente, perché negli Stati Uniti è illegale produrre un giocattolo troppo simile ad un’arma vera, ma non è vietata la produzione di armi che si assomigliano ad un giocattolo.
Negli USA non sarebbe poi così scandaloso. Nel moderno Far West le armi sono sempre un giocattolo, tanto vale svezzare i bambini appena possibile. Visto che ogni tanto ci scappa il morto perché il fratellino di 6 anni fa fuori il fratellino di 3, facciamo divertire i bambini con i colori quando frugano nei cassetti dei comodini e si muovono con spensieratezza prima della pedocarneficina. Mi raccomando i detersivi, quelli vanno sugli scaffali.
I più grandicelli potranno giocare a indiani e cowboy per accorgersi che gli indiani li hanno fatti fuori, per davvero. Reality check?
Entrerà in crisi il settore delle armi-giocattolo in questo gioco fra finzione e realtà, come se non ne avessimo già abbastanza nel XXI secolo a preparare i bambini alla gestione delle fake news.
Ottimo spunto per l’NRA, la National Rifle Association. Per avvicinare i poppanti con dolcezza al mondo dei dispositivi di protezione individuale, potrebbero includere i PistoLego in un colorato “Welcome Kit – Ciao Pistola, Cresci e spara” (bossoli veri non inclusi)
Attenzione alla scelta dei colori; qualche genitore sensibile potrebbe sostenere che non sono gender neutral.