TECNOLOGIA

Windows, la schermata blu della morte si rifà il look

Un cambio di stile nella prossima versione del sistema operativo di Microsoft

L’uscita di Microsoft Windows 11 si avvicina. Ottobre sarà probabilmente il mese designato per questa nuova versione del sistema operativo desktop più popolare al mondo e già fremono gli appassionati del settore. Tante le novità annunciate, presentate e – da qualche giorno- testate grazie alla versione beta disponibile sul sito ufficiale.

Tra le curiosità venute fuori su Windows 11 c’è un piccolo cambiamento che riguarda la schermata blu della morte (Blue Screen of Death), la cui comparsa – come traspare chiaramente dal nome- è sempre foriera di rogne e perdite di tempo. Essa segnala infatti un problema critico per il funzionamento del sistema operativo, che non può essere risolto in maniera automatica. I tipici errori che la fanno sbucare fuori sono dovuti a problemi hardware in senso stretto, di driver hardware o di livello software nel kernel Windows.

La prossima versione della creatura di Bill Gates porterà molto probabilmente un cambiamento nel colore della suddetta schermata, che passerà da blu a nera, diventando quindi la schermata nera della morte (Black Screen of Death). 

Poco lavoro dovrà esser fatto da chi si occupa di inventare dei nomi accattivanti per le nuove creazioni di Windows: l’acronimo inglese infatti – ovviamente-  non cambierà. Gli utenti potranno dunque riferirsi ad essa nei vari forum di supporto come di consueto con BSOD. 

Se ci sarà davvero questo cambiamento esso sarà il più grande della BSOD dal 2016, quando vi era stato aggiunto il QR code di accompagnamento. Ancor prima, nel 2012, al messaggio di errore era stata allegata una faccina triste. Questi elementi rimarranno e la schermata nera sarà lo sfondo su cui essi saranno proiettati.

L’azienda non ha ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale in proposito, tuttavia i cambiamenti grafici adottati per il menu Start e per Esplora File in nome della modernizzazione dello stile,  fanno pensare che anche la BSOD potrebbe non essere più come l’abbiamo conosciuta fino ad oggi.

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