
Direttamente dall’Australia arriva una notizia con potenziali effetti significativi per gli affari della Apple. La Commissione per la Concorrenza e Diritti dei Consumatori (ACCC) della “down under land” – come veniva anticamente soprannominata l’Australia dagli esploratori europei – si è infatti recentemente pronunciata in maniera molto netta nei confronti della pericolosità dell’Apple AirTag.
Secondo i tecnici dell’ente regolatore il dispositivo prodotto dal gigante di Cupertino – che tanto successo ha riscosso tra chi si lamenta di perdere di frequente piccoli oggetti come chiavi, borse e portafogli – costituirebbe grave pericolo per la semplicità di accesso per i bambini alla batteria a bottone posta al suo interno.
Solo a seguito di segnalazione il packaging del prodotto è stato dotato delle necessarie etichette di avviso del pericolo di ingerimento, che per lungo tempo sono state mancanti. L’inserimento delle etichette comunque non risolve il principale problema sollevato dalla Commissione, ovvero la pericolosità per i più piccoli. È stata proprio la vicepresidente dell’ACCC, Delia Rickard, a dichiarare che i genitori debbono prestare attenzione a tenere gli Apple AirTags fuori dalla portata dei propri bambini. Questi ultimi infatti potrebbero facilmente trovarsi, giochicchiando con le chiavi o con piccoli oggetti, a ingerire accidentalmente le batterie troppo facilmente accessibili.
Nel rapporto della Commissione, che motiva il comunicato adottato, si trovano i dati sui bambini gravemente feriti (ben 44) e su quelli morti (3) in Australia a causa di incidenti causati dalle batterie a bottone. Se ingerite infatti possono restare incastrate in gola e scatenare reazioni di infiammazione ai tessuti che possono provocare seri danni.
Gli standard di sicurezza a riguardo che attualmente vigono in Australia sono stati introdotti nel dicembre 2020 e costituiscono solo delle linee guide ad adesione volontaria, diventeranno invece obbligatori dal giugno 2022. Quanti altri stati seguiranno il buon esempio della Terra dei Canguri per salvaguardare la salute dei più fragili?