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Valencia si candida ad ospitare l’America’s Cup

La prossima edizione della più prestigiosa competizione velica potrebbe svolgersi in Europa: la Spagna pronta ad accogliere la gara

Il Team vincitore dell’America’s Cup ha il diritto di scegliere il luogo dove farsi sfidare per la contesa della vecchia brocca, il più antico trofeo sportivo per cui ancora si gareggia nel 2021. L’ultima edizione è stata vinta dalla squadra neozelandese.

Il boss del Team New Zealand, Grant Dalton, ha provato a chiedere al governo kiwi 200 milioni di dollari. Il governo per bocca della premier Jacinda Arden – al rifiuto di una controproposta da 99 milioni di dollari – si è ritirato dalla trattativa dichiarando “Ad un certo punto non possiamo giustificare ulteriori offerte”.

Louis Houlbrooke della New Zeland Taxpayers’ Union, ha dichiarato su Scuttlebutt: “Brutta notizia per l’America’s Cup, ma buona per i contribuenti. Quei soldi saranno investiti in farmacie, polizia, infermieri, strade…”

Nonostante ci sia tempo fino al 19 Settembre 2021 per annunciare ufficialmente il sito dove verranno disputate le gare, i kiwi sembrano aver gettato la spugna. È di due giorni fa il comunicato del Real Club Náutico de Valencia, con cui il prestigioso Circolo si candida ad ospitare la sfida tra i campioni in carica ed il Challenger INEOS UK. Proprio nella giornata in cui sono scaduti i 90 giorni di trattativa tra il governo neozelandese e l’Emirates Team New Zealand, ecco la candidatura del porto spagnolo, già ospite di due precedenti edizioni.

A partire dalla scelta del porto spagnolo come sede 2007, si è innescata una massiccia riqualificazione dell’area portuale e del lungomare – su una scala molto più ampia di quella intrapresa ad Auckland – dando luogo ad una vera e propria rivoluzione sul waterfront del Club Reale.

Con grandissima correttezza, finché i kiwi erano impegnati in contrattazioni, non ci sono state dichiarazioni formali degli spagnoli. Con lo scadere dei 90 giorni disponibili per la trattativa e nessun risultato conclusivo, ecco giungere la candidatura iberica.

A sostenere la candidatura della città, accanto al circolo velico, troviamo Kaufmann & Partners/H2O Riders Science & Management. Francesco De Leo di Kaufmann & partners ha dichiarato: “Il nostro gruppo di lavoro è assolutamente determinato a riportare la Coppa America a Valencia. Negli ultimi mesi abbiamo lavorato incessantemente con gli investitori e con le aziende tecnologiche leader che condividono con noi la visione di una America’s Cup a Valencia come un nuovo standard nel promuovere la sostenibilità e nell’implementazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) proposti dalle Nazioni Unite. Ora dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi per riuscire nella sfida di promuovere Valencia e la Spagna come laboratorio globale per l’innovazione”.

Il presidente dello Yacht Club, Carlos de Beltrán, ha proseguito dichiarando: “Il Real Club Náutico de Valencia, in quanto club, ha già aiutato a portare la Coppa America a Valencia in passato ed è del tutto naturale – grazie alla dedizione continua del Circolo nel promuovere la vela e sostenere il settore nautico della regione – che siamo coinvolti in questa candidatura”.

Niccolò Porzio di Camporotondo, di H2O Riders Science & Management, ha poi concluso: “E’ un gran privilegio partire da questa posizione, tuttavia è giunto il tempo di agire. La Coppa America è un evento davvero speciale che può trarre enorme beneficio dalla Spagna e dalla Comunità Valenciana, soprattutto qualora venissero implementati piani che portino ad un lascito per la regione. Riconosciamo la competitività degli altri concorrenti ma riteniamo che – grazie allo sforzo degli investitori locali e nazionali, unito al clima ideale per la vela, alla nota cultura locale dell’accoglienza ed alle mirabili capacità organizzative e di controllo dei costi presenti sul territorio – avremo ottime chances di convincere chi dovrà assumere la decisione finale”

È molto interessante ed in linea con lo spirito del tempo il desiderio da parte degli organizzatori di rivolgersi al capitale privato per sostenere i costi della manifestazione, per poi allineare successivamente il progetto con il Next Generation Recovery Funds. L’impatto dell’edizione del 2007 sull’economia locale è stata un’iniezione di più di 100 milioni di Euro.

La Spagna, tramite  il suo brand Marca España, sta cercando di riattivare il settore turistico,  che rappresenta una voce di rilievo nell’economia iberica. Inoltre la manifestazione darebbe lustro all’intera Europa, portando le edizioni ospitate da un singolo porto a tre ed attestandosi de facto come leader nel comparto nautico.

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