

Sant’Aronne, fratello maggiore di Mosè e Maria nacque in Egitto dal levita Amram, figlio di Caath, e da lochabed. Come ci insegnano le Scrittura, insieme a Mosè guidò gli ebrei dall’Egitto alla Terra Promessa.
Il 1 Luglio si festeggia Sant’Aronne ed in quella data sarà operativo il Green Pass Europeo che ci permetterà di superare la “schiavitù” del Covid per guidarci verso la “terra promessa” delle libertà per le quali la Pandemia ci ha posto numerose restrizioni. È stato infatti firmato dai Presidenti delle istituzioni UE (David Sassoli per il Parlamento, Ursula von der Leyen per la Commissione e Antonio Costa per il Consiglio Ue) il Regolamento che istituisce nell’Unione il Certificato Covid Digitale (meglio noto come “Green Pass”) che entra in vigore a partire dal prossimo primo luglio 2021 in tutti gli Stati membri.
La certificazione, che sarà rilasciata dalle Autorità nazionali competenti, riporterà un codice QR che consentirà di verificarne l’autenticità in tutta Europa, permettendo a coloro che lo detengono di spostarsi all’interno dell’Unione evitando di essere sottoposti alle restrizioni introdotte dagli Stati membri per contrastare la diffusione del Virus. Il certificato COVID digitale UE sarà valido anche in Islanda, Liechtenstein e Norvegia e sono in corso procedure per renderne possibile l’uso anche in Svizzera.

Il Regolamento, prevede che il Pass sia gratuito e disponibile in formato digitale o cartaceo e darà ampie garanzie di sicurezza circa l’autenticità della certificazione che sarà un diritto per tutti i cittadini UE che abbiano i requisiti: chi è stato vaccinato, chi è guarito dal Covid-19 e chi si è sottoposto a test ed è risultato negativo.
Roberto Viola, Direttore Generale DG Connect della Commissione Europea, intervistato a Unomattina della RAI sull’argomento, ha evidenziato quelle che sono le caratteristiche importanti del Certificato, prima tra tutte quella relativa alla sicurezza.
Il certificato, al contrario di molte Certificazioni già esistenti che possono essere facilmente falsificate, contiene un codice QR con una firma digitale per impedirne la falsificazione.
In occasione dei controlli è proprio questo l’elemento che ne garantisce i contenuti poiché ogni Organismo autorizzato al rilascio del certificato (Ospedale, Centro di vaccinazione, Autorità Sanitaria, ecc.) applica la propria chiave di firma digitale conservata in una banca dati protetta di ciascun Paese. La Commissione europea ha creato il Gateway che permette di garantire che tutte le firme delle certificazioni Covid possano essere verificate in tutta l’Unione tutelando al tempo stesso la privacy dei titolari in quanto le informazioni personali, non essendo necessarie per la verifica della firma, non passeranno attraverso il Gateway medesimo.
La piattaforma informatica UE che rende possibile tutto ciò (il Gateway) e che fornisce le chiavi digitali per la validità transfrontaliera, sarà operativa con le seguenti caratteristiche:
- l’obiettivo del certificato COVID digitale UE consiste nell’agevolare la libera circolazione all’interno dei Paesi dell’Unione Europea. Il certificato non costituisce tuttavia una condizione preliminare per viaggiare e non è un documento di viaggio;
- il Pass vale per i cittadini UE vaccinati con vaccini autorizzati dall’EMA (l’Agenzia Europea per i Medicinali) e gli Stati membri possono decidere di riconoscere altri vaccini, autorizzati a livello nazionale e non a livello UE;
- la validità della certificazione è per i soggetti pienamente vaccinati (con due dosi, Pfizer-BioNTech e Moderna, due dosi per AstraZeneca e una dose per Janssen-Johnson&Johnson), ma i Paesi membri sono liberi di scegliere di riconoscere e rilasciare al proprio interno il Pass anche dopo la prima dose, dovendo in tal caso accettare anche i Pass UE per i vaccini, alle stesse condizioni;
- per chi non è vaccinato o guarito, il certificato riporta gli estremi del test con periodo di validità standard (per i test PCR o molecolari la validità è di 72 ore, mentre per quelli rapidi antigenici, che gli Stati sono liberi di scegliere se accettare o no ai fini del Pass, la validità è di 48 ore).
- il certificato contiene le informazioni fondamentali relative al soggetto interessato (nome, data di nascita, data di rilascio, dati pertinenti su vaccino, test o guarigione e identificativo unico). I dati in parola non vengono memorizzati o conservati in altri Stati membri, a seguito delle verifiche effettuate;
- ai fini della verifica, vengono controllate solo la validità e l’autenticità del certificato, accertando da chi è stato rilasciato e firmato.

La proposta di Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio su un quadro per il rilascio, la verifica e l’accettazione di certificati interoperabili relativi alla vaccinazione, ai test e alla guarigione per agevolare la libera circolazione durante la pandemia di COVID-19 (certificato verde digitale) COM/2021/130 final del 17 Marzo 2021, ed il relativo allegato dovranno essere adottati dal Parlamento europeo e dal Consiglio e parallelamente, gli Stati membri dovranno attuare il quadro di fiducia e le norme tecniche, concordati in seno alla rete di assistenza sanitaria online (rete eHealth), per garantire l’attuazione tempestiva dei certificati verdi digitali, la loro interoperabilità e la piena conformità alle norme in materia di protezione dei dati personali.