
Proseguo le mie riflessioni sulle tante “bufale” che continuano a circolare sui Vaccini per il COVID.
Bufala: neologismo che sta a indicare “Svista, errore madornale; affermazione falsa, inverosimile; panzana. b. roman. Produzione, e spec. spettacolo, scadente, di scarso valore: quel film è una bufala!” (Treccani)
Bufala è una notizia il cui significato figurato è quello quindi di una panzana colossale, di una notizia falsa. Ma cosa c’entra quel povero animale dallo sguardo mite (“T’amo pio bove” di Carducciana memoria)? Un’ipotesi sembra nascere dall’analogia nel dialetto romanesco fra l’animale e una persona “burina” ma soprattutto sciocca. Altra ipotesi etimologica è l’uso dell’anello al naso della bufala per permetterne la loro conduzione al pascolo…quindi, per sillogismo, la bufala è una notizia indirizzata agli sciocchi, a coloro che puoi portare per il naso, per coloro che non sanno vedere oltre.
Un esempio per tutti: guardate questo video
Tre riflessioni: scientifica, tecnica e filosofica
Riflessioni scientifica. La cellula è l’unità base di tutti gli esseri viventi ed è l’elemento fondamentale della vita sulla Terra. Alcuni esseri viventi sono unicellulari (ad esempio: i batteri) al contrario degli esseri animali, pluricellulari, che sono formati da trilioni di cellule, altamente specializzate. Sono unità microscopiche, che però contengono componenti cellulari ancora più piccoli che partecipano alla vita cellulare. Ora riflettiamo assieme. La cellula è un’unità in continuo movimento: è una industria miniaturizzata al contrario della cellula del video. Platone, che nel suo Cratilo, scrive: «Dice Eraclito “che tutto si muove e nulla sta fermo”»: se ciò vale per l’uomo, ancor più vale per la cellula!
Tutti gli esseri viventi nascono, crescono, si muovono e si riproducono: in tutte queste fasi vi è movimento.
Riflessione tecnica sul video: proprio perché mi sembrava “troppo” ferma la cellula e quegli organuli strani extracellulari (?), ho chiesto un parere a un esperto di cinematografia, Stanislao Cantono, di Ceva_VXF Supervisor per Linee films. Simpatici i primi due WhatsApp inviatimi: “Ahhahahah ma che ddaveeero?” (rigorosamente in dialetto romano con una solo R) e “La gente sta male!”.
Dopo il suo stupore iniziale, tecnicamente ha valutato il video definendolo “Palesemente fake. L’unico oggetto che si muove è quella specie di molla…il resto è una fotografia statica” aggiungo una mia riflessione: che strano, la molla ha la forma del DNA (sarà un caso?).
Continua: “La cellula spertusata (dal napoletano: bucare, forare, perforare, pertugiare. NdA) dalla molla non fa una piega. Se tu guardi qualunque video al microscopio, vedi subito che c’è molto più dinamismo nella realtà!” (si veda ad esempio Award-Winning Footage Of The Microsopic World Around Us – YouTube) [1].
Ad esempio, nella metodica di inseminazione artificiale, quando la micropipetta penetra nell’ovulo, la membrana si introflette, non rimane rigida.

Riflessione Filosofica: nel mio precedente articolo ho citato Prometeo e il mito di Menzogna. Non posso che ricordare, citando Prometeo, quando nei lontani del Liceo studiammo il Protagora di Platone.
Una volta c’erano solo gli dei, non gli esseri umani. Quando fu creato il mondo e gli esseri umani, gli Dei ordinarono a Prometeo (Pro-meteo, colui che riflette prima o che guarda al futuro) e al fratello Epimeto (Anti-meteo, colui che riflette dopo o che guarda indietro) di distribuire loro le facoltà naturali.
Quest’ultimo chiese a Prometeo di poter effettuare da solo la distribuzione delle doti, riservandogli il controllo dopo la sua distribuzione.
Epimeteo prese dal cesto e distribuì tutto ciò che era all’interno: artigli, pungiglione, veleno, canini sporgenti, unghie retrattili, pellicce, ma consumò tutte le facoltà per gli esseri privi di ragione e nulla restò per l’uomo.
Prometeo, nell’intento di riparare l’errore di Epimeteo e per aiutare l’uomo, rubò sia il fuoco sia la tekhnè (τέχνη) a Efesto e ad Atena e li donò agli uomini. Per questo Zeus lo punì mandandogli un’aquila ogni mattina a rodergli il fegato che ricresceva di notte.
Quale nesso? I divulgatori di false notizie sono i novelli Epimeteo che distribuiscono “tare intellettuali” lasciando gli uomini privi degli strumenti necessari a formulare giudizi razionali, ovvero quelli propriamente umani [2].
[1] Lascio la parte finale del video (dal minuto 1:35) ai colleghi di Infosec decisamente più esperti di me nel dimostrare l’infondatezza, il falso “informatico” dei dati contenuti. A loro auguro un buon lavoro! [2] Un ringraziamento al prof. Pier Enrico Gallenga per avermi ricordato il mito di Prometeo.