TECNOLOGIA

Deepfake satellitari: l’Intelligenza Artificiale permette di generare anche mappe fasulle

Le immagini satellitari modificate potrebbero essere utilizzate per dare origine a false notizie

Tom Cruise si esibisce in un gioco di prestigio in un video divenuto virale su Tik Tok. In realtà il trucco è stato fatto da chi ha creato il video, un deepfake. Questo termine, coniato nel 2017, indica la tecnica con cui in un filmato si sovrappone un volto generato sfruttando l’intelligenza artificiale. Nel caso precedente, ad eseguire il numero di magia non era Tom Cruise: un attore ha eseguito i giochi di prestigio e al suo volto è stato sovrapposto quello della star.

Gli esperti di sicurezza stanno cercando di mettere in guardia l’opinione pubblica riguardo la pericolosità della tecnologia che permette di generare deepfake, che può essere utilizzata non solo a scopi comici e ricreativi come nel caso sopra menzionato, ma anche per fini più abietti, come ad esempio la modifica di video pornografici, o costituire addirittura una minaccia per la sicurezza.

La creazione di mappe fasulle è una tradizione che va avanti da millenni, dalla geografia mitologica presente nella civiltà babilonese alle più moderne mappe di propaganda, utilizzate in tempo di guerra per influenzare anche psicologicamente il nemico.

In passato per verificare la correttezza e la fonte delle mappe, svelando anche eventuali plagi, i cartografi inserivano nei propri disegni strade inesistenti o addirittura delle intere “città su carta”: trovandole riprodotte in lavori altrui, ne era chiara la derivazione.

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Washington ha creato un software che può generare immagini satellitari deepfake e che può verificare la genuinità o meno delle immagini.

La doppia funzionalità nasce per adattarsi alle peculiarità del deepfake nel campo delle immagini satellitari, rispetto ai video comprendenti esseri umani.

  • È più semplice produrre immagini satellitari fasulle. Una più bassa risoluzione può essere giustificata dal fatto che le immagini sono satellitari e quindi non sempre possono godere dell’alta risoluzione.
  • È più complesso identificare un’immagine deepfake. Le immagini satellitari falsificate sono realistiche, e possono sembrare autentiche ad un occhio inesperto.

Le immagini satellitari modificate potrebbero essere utilizzate per dare origine a false notizie, come ad esempio vasti incendi o inondazioni, e viceversa per screditare fatti reali basati su immagini vere. Ad esempio, i campi di detenzione degli Uiguri in Cina hanno avuto visibilità a livello internazionale anche grazie alle immagini satellitari, ma il Governo cinese potrebbe etichettare queste ultime come deepfake e mettere in discussione l’esistenza delle strutture detentive.

Negli Stati Uniti, le problematiche connesse alla falsificazione di mappe era già stata evidenziata nel 2019. Todd Myers, un analista della National Geospatial-Intelligence Agency, ha mostrato uno scenario in cui il software di strategia militare viene ingannato da dati falsi, che mostrano un ponte in una determinata posizione. Le truppe vengono di conseguenza indirizzate quindi verso tale struttura, in realtà inesistente o posizionata altrove.

I progressi tecnologici, inclusi quelli correlati all’Intelligenza Artificiale, sono stati accolti con grande favore dagli esperti che lavorano nel campo delle informazioni geografiche. Bisogna però porre attenzione al fatto che con le medesime tecniche possono essere creati i deepfake: in futuro sarà necessario mantenere alta l’attenzione affinché ai progressi della tecnologia che permette la creazione dei deepfake corrisponda un avanzamento di quella che permette di rilevare l’autenticità dei dati.

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