
Il Dipartimento di Polizia di New York ha posto fine al contratto da più di 94,000 dollari che era stato stipulato per testare un robot a forma di cane, il Digidog: all’esemplare personalizzato, con una livrea blu, è stato dato il nome Spot.
Spot è stato rispedito alla casa madre, la Boston Dynamics, dopo solo pochi mesi, avendo “preso servizio” a dicembre 2020, licenziato in anticipo (il contratto sarebbe dovuto durare fino ad agosto 2021), in seguito alle pesanti critiche da parte dei residenti e della classe politica.
Il Dipartimento di Polizia aveva preso con sé il robot per impiegarlo in situazioni difficili, per mandarlo in avanscoperta evitando di mettere in pericolo i poliziotti. L’utilizzo però per il pattugliamento in strada ha originato molte reazioni negative.
Il cagnolino metallico senza testa, 40 chili circa, equipaggiato di sensori, telecamere e luci, è stato impiegato in diverse aree cittadine, ed ha attirato l’attenzione di molti, fra cui la Deputata Alexandria Ocaso-Cortez, che ha sottolineato come le migliaia di dollari spese in tecnologia canina per spiare in aree a basso reddito, avrebbero potuto essere investite meglio, ad esempio per le scuole.
Il sindaco di New York, Bill De Blasio, ha dichiarato di essere “lieto che il Digidog è stato dismesso”, aggiungendo tramite un portavoce che il robot è “inquietante, alienante e manda un messaggio sbagliato ai Newyorkesi”.
L’utilizzo di un cane poliziotto high-tech ha scatenato l’immaginario collettivo. Spot non ha delle armi proprie, ma solo una telecamera, può essere equipaggiato con un braccio meccanico e non agisce in maniera autonoma ma è teleguidato da un umano. Temendo la versione canina di RoboCop, le condizioni di vendita della Boston Dynamics vietano l’installazione di armi e proibiscono per il Digidog “l’utilizzo intenzionale per causare in alcun modo danni o intimidire persone o animali, o per l’abilitazione di qualsiasi tipo di arma”. Quest’ultima dicitura, per cercare di evitare situazioni come quella in cui il Dipartimento di Polizia di Dallas, nel 2016, aveva utilizzato un altro tipo di robot per trasportare una bomba nei pressi di un uomo che aveva aperto il fuoco, uccidendolo mediante l’attivazione da remoto della stessa.
La Polizia lo può infatti impiegare il Digidog anche come supporto agli artificieri: Spot è più economico rispetto agli altri robot anti-bomba, e la sua silhouette canina, con le quattro zampe che camminano in maniera caratteristica, lo rende particolarmente adatto all’utilizzo su vari tipi di terreno, più dei robot su ruote attualmente in dotazione agli artificieri.
La Boston Dynamics comunque non si dispera, poiché ad oggi ha già venduto più di 400 unità. La SpaceX ne ha utilizzata una coppia per monitorare l’area di lancio di un razzo, poiché grazie alle telecamere avrebbero potuto rilevare circostanze pericolose, come ad esempio perdite di gas. Il Digidog infatti è stato creato con lo scopo primario di monitorare aree industriali ad alto rischio, come ad esempio “impianti nucleari, impianti petroliferi, siti edili e miniere”, non per prendere parte ad operazioni di Polizia. Impieghi ben più lontani da quello originario stanno facendo capolino sulla scena internazionale, dato che il prezzo del robot inizia ad essere abbordabile anche per i privati.
L’associazione artistica MSCHF, solita ad azioni provocatorie, ha equipaggiato un Digidog con una pistola spara vernice da paintball: la Boston Dynamics pur apprezzando l’inserimento del prodotto in un progetto artistico, si è pubblicamente dissociata dall’iniziativa, ricordando che le condizioni di vendita proibiscono l’utilizzo di qualsiasi tipo di arma in associazione al robot.
Lo youtuber ed inventore Michael Reeves, ha acquistato un cane robot e lo ha personalizzato programmandolo per orinare birra in un bicchiere sul pavimento: la tecnica è ancora da affinare, ma il risultato è già di grande effetto.
Vedremo il futuro cosa altro riserverà per il Digidog, almeno fino a quando la robotica non sarà sufficientemente avanzata per dare origine ad un più sofisticato Digicat.