
Dopo un anno di incertezze seguiamo con speranza e con Speranza l’evolversi della campagna vaccinale. In attesa del nostro turno, ascoltiamo i resoconti di amici e parenti che in base al marchio di vaccino ricevuto si sentono più o meno appartenenti ad un cerchia esclusiva.
Dal tono della voce capiamo subito chi con un pizzico di vanto si dichiarerà Pfizeriano, “sai, a me hanno dato il Pfizer”, un misto fra predestinati alla casta dei brahmani e vincitori alla lotteria. È più probabile immaginarseli al telefono da St. Moritz che da Caronno Pertusella
Poi ci sono i Moderni, con quel tono meno trionfalistico ma comunque di sollievo perché non scaraventati nel girone Vaxzevrico. Non si sentono fra gli eletti ma sono più confusi degli Pfizeriani e dei VaxZevrici, in quel limbo fra paradiso e inferno dove non c’è la voglia di capirne di più. In ogni caso, per dirla in termini calcistici, si sentono più coppa UEFA che Champions.
Non dulcis in fundo troviamo gli AstraZenici che con una mano sugli attributi meditano sulla loro sorte, “trombo o non trombo”?
VaxZevrici del mondo, prendetela con filosofia! Non cercate la soluzione nella configurazione astrazenicale, la soluzione l’avete davanti ai vostri occhi. Nessuno come voi può trovare un tesoro nascosto nello stesso nome del vaccino. Giocate con gli anagrammi e troverete “Ezra scatena”. Ai romani consiglio “a screanzate” e a tutti mi raccomando, non dite che vi hanno dato l’AstraZeneca. Dite che siete stati vaccinati dallo “Zar catanese” o che avete fatto il vaccino “Catanzarese”. Attenti a confonderli con “casta era zen” per evitare di nominare il vaccino ricevuto; penseranno ne stiate subendo gli effetti. Non dite neppure che la formula del vostro vaccino è stata “creata senza”. Affrettatevi però: gli anagrammi di VaxZevria sono quasi inesistenti.