CITTADINI & UTENTI

Michela Murgia e quell’ingiustificato odio per le uniformi

Fanno molto discutere le parole della scrittrice a proposito del Generale Figliuolo e di tutte le Forze dell’ordine

Da definizione di scuola, l’odio è uno dei peggiori sentimenti che l’uomo può provare verso i suoi simili. Un sentimento distruttivo per il quale si sviluppano reazioni sproporzionate di  aggressività.

Esso si genera in persone particolarmente ignoranti o deboli e l’ignoranza, come noto, genera pregiudizi e insicurezze che poi si traducono in ostilità.

Probabilmente  mossa da quest’odio o forse da forsennata ricerca di protagonismo la scrittrice Michela Murgia nel contesto di un dibattito sulla nomina di un generale a commissario di Governo ha dichiarato in televisione che ‘quando vede uomini in divisa si spaventa sempre e non si sente più al sicuro’ aggiungendo che la ‘categoria bellica’ – così ha definito gli uomini dell’esercito –  ‘non è idonea a responsabilizzare il Paese’.

Commenti non garbati che hanno infierito sull’aspetto fisico della Murgia non hanno fatto onore a chi ha voluto controbattere rimarcando quel lato, sottendendo così una forma di odio di rimando e ponendo le due parti sullo stesso piano. 

C’è invece da chiedersi perché un’intellettuale possa proferire parole così nette nei confronti di uomini che rappresentano le Istituzioni e che pare le rappresentino bene.

A giudicare dai sondaggi Eurispes, infatti, da sempre le Forze armate e le Forze dell’ordine  sono stabili ai primi posti nel gradimento degli italiani, che invece esprimono perplessità nei confronti dei rappresentanti del Parlamento e della magistratura, da anni agli ultimi posti.

Le dittature evocate dalla Murgia sono state debellate proprio da quelle divise che lei biasima. Così come ogni forma di terrorismo o di delinquenza.

Forse inconsapevolmente la Murgia fa parte di quella categoria di sapienti vanitosi e superbi che credono che la verità sia solo in loro possesso e attraverso quella presunzione si sentono autorizzati a sparare qualsiasi sciocchezza, di fatto instaurando una sorta di loro dittatura a parole tanto criticata. 

Mediti, pertanto, la Murgia prima di dire sciocchezze, libera di dirle in quanto  molte persone in divisa hanno sacrificato la vita affinché tutti possano esprimere il proprio pensiero.

La Murgia e molti altri rappresentanti della corrente del ‘politicamente corretto’, fanno parte di un mondo di integralisti culturali che prima o poi si accorgeranno che l’unica schiavitù a cui soggiacciono è la propria superbia culturale. 

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