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Il carburante spaziale di Elon Musk è Twitter?

Sul popolare social network l'imprenditore sudafricano non risparmia nessuno.

Gli scambi sui social di Elon Musk non sembrano risparmiare nessuno, che sia un politico che tenta di porre l’attenzione sullo scenario terrestre e le sue problematiche, o l’inaccettabile, per Musk, condizione d’arretratezza dei vicini europei.

Un rallentamento dei piani non è sulla tabella di marcia; è convinto che lo sbarco e il conseguente insediamento su Marte per mezzo di basi potrà avvenire con assoluta certezza ben prima del 2030, data per la quale l’Europa prevede soltanto di aver pronti dei piani di lancio competitivi.

Questo il tweet in risposta del vano tentativo di dissuasione di Bernie Sanders.

Qui invece constata, lapidario, il gap spaziale che divide Space X dal vecchio continente. 

Musk ricerca una vita multiplanetaria, ma per estendere i confini del conoscibile è necessaria continua ricerca e innovazione, come per i razzi interamente riutilizzabili, senza i quali “tutto il resto sembrerà un biplano di stoffa nell’era dei jet”.

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