
È appena terminato il Congresso Nazionale del Caso Clinico in Otorinolaringoiatria, altrimenti noto come SAREMO (Studi Avanzati Respiratori e Malattie Otorinolaringoiatriche). Una delle poche tradizioni clinico-nazional-fricchetton-popolari che sopravvivono a tutto, persino alla pandemia.
È stato un evento molto interessante, sia da un punto di vista medico, che sociologico. Come evidente dal nome, è stato possibile osservare e studiare tutta una serie di affezioni delle alte e basse vie respiratorie: tonsilliti, raucedini, broncopneumopatie croniche ostruttive. I segni clinici più evidenti erano difficoltà di articolazione, sopraffiato, variazioni tonali incongrue della voce. Tali quadri clinici si osservavano soprattutto nei pazienti di età più giovane, i quali mostravano le maggiori difficoltà. I soggetti più anziani, ed in particolare le pazienti Bertini Oriella (B.O.) Vagnoni Ombrina (V.O.) e Bertelli Luana (B.L.), ancorché gravate dagli anni, mantenevano invece un ammirevole stato di salute e di performance respiratoria. Sono attualmente allo studio, in modo da trovare una cura anche per gli altri, prima di dichiararli irrecuperabili.
Si sono altresì osservate parecchie sindromi di tipo neurologico, normalmente manifestantisi in due tipi di comportamenti. Innanzitutto, l’incapacità di riconoscere ed abbinare cromatismi semplici, con il risultato di vedere i pazienti abbigliati nelle fogge più strane ed incongrue. In secondo luogo, l’incapacità di coordinare le emissioni vocali a semplici ritmi sincopati, con il risultato di espressioni fuori tempo e tono. Anche questa seconda sindrome è allo studio, usando come casi di riferimento le suddette pazienti B.O., V.O. e B.L.
Il caso più interessante, e risultato poi eletto come miglior caso clinico del Congresso, è quello della famiglia Marlecchin, i cui membri hanno almeno mostrato delle capacità di base nell’eseguire a tempo una sequenza tonale. In questo caso, si è considerato meramente accessorio il disturbo narcisistico che li ha portati, in passato, e durante il Congresso, a presentarsi nelle sessioni già privi dei vestiti e pronti per l’esame clinico.
Ultimo caso interessante è stato quello del paziente L.A., il quale oltre ai suddetti problemi otorinolaringoiatrici, ha manifestato un forte disturbo della personalità. Quest’ultimo lo spingeva a inventare sempre nuove e diverse identità, fino a mostrare segni, sebbene simulati, di autolesionismo. Si è inoltre segnalato per essersi presentato all’esame obiettivo abbigliato da sposa, e portando sulla spalla una bandiera italiana. Abbandonava poi al suolo tale bandiera, atto che per qualunque altro cittadino avrebbe determinato il reato di Vilipendio alla Bandiera, ex Art. 292 del Codice Penale. I presenti sul posto hanno invece ritenuto di soprassedere, sospettando l’esistenza di uno stato di imbecillità tale, da renderlo non punibile per Legge.
Si consiglia tuttavia la stretta sorveglianza del soggetto, il quale, preso da mania iconoclasta e idiozia galoppante, potrebbe pensare di arrecare offesa a simboli religiosi appartenenti a culture diverse e meno tolleranti della nostra – con gravi conseguenze.