CITTADINI & UTENTI

Attentato alla diplomazia italiana

L’Ambasciatore italiano in Congo Dott. Luca Attanasio, un Carabiniere e l’autista uccisi in un attacco vicino alla città di Kanyamahoro. L’assalto al convoglio ONU era parte di un tentativo di sequestro

Intorno alle 10.15 di oggi, nella Repubblica Democratica del Congo vicino alla città di Kanyamahoro, è stato attaccato un convoglio dell’ONU.

 “L’attacco ha avuto luogo circa 15 km a nord della città di Goma, in pieno parco dei Virunga”, si legge sul giornale congolese Actualite.cd “La zona è ritenuta pericolosa a causa della presenza in particolare dei ribelli che tendono imboscate sulla RN4 a partire dal parco”. L’assalto sarebbe stato messo a segno con armi leggere da un gruppo terroristico locale e, secondo quanto reso noto dal Virunga National Park, era parte di un tentativo di sequestro. La situazione è ancora molto confusa: nella zona di Virunga, nell’est del Paese al confine tra Congo, Ruanda e Uganda, opera una moltitudine di gruppi armati locali (Mai-Mai), inclusi i militanti dell’Allied Democratic Forces (ADF), fortemente sospettati di aver da sempre avuto legami con gruppi jihadisti basati regionalmente, passando dagli Al Shaabab somali fino all’IS-CAP, “Stato Islamico in Africa Centrale” (ISCAP).

Nel corso dell’attacco, l’ambasciatore italiano nella Repubblica democratica del Congo Luca Attanasio ed un carabiniere, oltre che l’autista, sono rimasti uccisi in un attacco contro un convoglio delle Nazioni Unite nell’est del Paese. Secondo l’agenzia cinese Xinhua, potrebbero esserci degli altri feriti. La vettura faceva parte di un convoglio della Monusco (la missione dell’Onu per la stabilizzazione nella Repubblica Democratica del Congo) che comprendeva anche il Capo Delegazione Ue. La Farnesina conferma l’attacco e l’assasinio del nostro Ambasciatore.

Il Dott. Luca Attanasio era uno degli ambasciatori italiani più giovani in servizio, aveva 43 anni. Era sposato con Zakia Seddiki, fondatrice e presidente di “Mama Sofia”, un’associazione umanitaria che opera nelle aree più calde del Congo, con lo scopo di aiutare bambini e giovani madri.

Il Carabiniere rimasto ucciso, a quanto si apprende dalle Agenzie, aveva 30 anni ed era in servizio da settembre scorso all’Ambasciata italiana in Congo.

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