
Il 19 Febbraio Pfizer e BioNTech hanno annunciato l’invio, alla U.S. Food and Drug Administration (FDA), di nuovi dati che dimostrano la stabilità del loro vaccino anti COVID-19, quando conservato nei comuni freezer a temperature comprese tra i -25°C ed i -15°C. Insomma, temperature da elettrodomestico che sta in ogni cucina e non le temperature antartiche attuali degli ormai celeberrimi -80°C.
Il fascicolo inviato ha lo scopo di richiedere un aggiornamento della U.S. Emergency Use Authorization (EUA) Prescribing Information per il farmaco. La modifica di questo documento permetterà di conservare le fiale intorno ai -20°C per due settimane, in alternativa o completamente, alla conservazione a -80°C attuale.
I dati inviati all’FDA sono stati ottenuti usando vari lotti di vaccino: da fiale prodotte molto di recente, ad altre che risalgono agli studi fatti per richiedere l’immissione in commercio.
Nelle prossime settimane, copia di questi risultati verrà trasmessa alle autorità sui farmaci degli altri paesi. Secondo l’attuale dossier EUA del vaccino Pfizer, questo può essere conservato tra i -80ºC ed i -60ºC fino a sei mesi.