
Dopo lo sfortunato tentativo della missione Yinghuo-1 nel 2011, finalmente, il 10 Febbraio un’astronave cinese è entrata nell’orbita marziana. Lo scopo della missione è ambizioso: far atterrare un rover sulla superficie del pianeta rosso per cercare segni, anche passati, di vita marziana.
La missione Tianwen-1 (in cinese 天问一号, 天问 Tiān wèn “questioni celesti” o “domande al cielo”; 一号 yī hào “1°”) consiste di un orbiter e un rover per un totale di 5 tonnellate. Il rover atterrerà su Utopia Planitia, lo stesso sito di atterraggio della sonda americana Viking-2 nel 1976.
Dopo un viaggio di circa sette mesi e quasi 475*10^6 kilometri, la missione cinese ha acceso i suoi motori per ridurre la sua velocità e poter essere catturata dalla gravità di Marte. Secondo le autorità, “L’entrata in orbita è stato un successo […] il che lo rende il primo satellite artificiale Cinese su Marte”.
Secondo i piani, il rover si separerà dall’orbiter e atterrerà in maniera controllata sulla superficie del pianeta, rendendo la Cina il secondo paese a coronare questo incredibile traguardo scientifico. Il rover, un veicolo delle dimensioni di un cart da golf alimentato ad energia solare, collezionerà dati sulle acque sotterranee e cercherà prove di una passata vita microscopica fuori dalla biosfera terrestre. Il tentativo di atterraggio si avvarrà di paracadute, air-bags e razzi, il sito di atterraggio è una vasta pianura disseminata di rocce.
Far atterrare una navicella su Marte è un lavoro duro ed i rottami della dozzina di sonde USA, russe ed europee schiantate lo testimoniano. La missione cinese Yinghuo-1, che avrebbe dovuto raggiungere il suolo marziano, non è neanche mai arrivata a schiantarsi: fu un lancio congiunto con i russi. La navicella russa avrebbe dovuto portare ambedue i vascelli fuori dal campo gravitazionale terrestre, i motori non si sono mai accesi e le due navi si sono schiantate in un abbraccio mortale nelle acque del Pacifico.
Solo gli Stati Uniti sono riusciti ad atterrare con successo sulla superficie del pianeta rosso e lo hanno fatto ben otto volte, a partire dalle missioni Viking degli anni ’70. Una coppia lander/rover USA è attiva in questo momento su Marte e il rover NASA Perseverance atterrerà il 18 Febbraio, in cerca di tracce di vita e campioni di rocce, che riporterà sulla Terra tra una decina d’anni.
La Tianwen-1 non è sola però, il 9/02 anche una sonda UAE è entrata nell’orbita marziana e la prossima settimana una navicella statunitense si unirà alla festa. Le tre missioni sono state pianificate a Luglio, approfittando dell’allineamento che porta i due pianeti alla minima distanza reciproca e che avviene ogni due anni.
Ci sono altre sei navi spaziali che operano intorno a Marte: tre USA, due Europee ed una Indiana.
… Che dire, c’è traffico su Marte!