
Una squadra di ricercatori ha analizzato nel dettaglio un fossile di psittacosauro, unico nel suo genere perché presenta una cloaca perfettamente conservata.
La scoperta del primo orifizio anale di dinosauro, ha lasciato a bocca aperta scienziati che in precedenza si limitavano ad analizzare altre parti anatomiche, per ricostruire aspetti quali il colore dell’epidermide o le reali dimensioni dell’animale
La “cloaca” è un segmento delle parti intime deputato ad accoppiamento, escrezione e deposizione delle uova. Questo “orifizio multitasking” è una nuova scoperta nel mondo dei dinosauri, ma non è una novità nel mondo animale. Ad esempio uccelli e anfibi presentano questa conformazione unificata, mentre la maggior parte dei mammiferi è dotata di orifizi distinti per ognuna di queste funzioni.
Questa scoperta colpisce non tanto per la sua rilevanza scientifica quanto per l’effetto scatenante di immagini e metafore. In questo momento così difficile di pandemia, si riuniscono in un unico cerchio il bene e il male, il bianco e il nero, lo sporco e il pulito.
Mi viene in mente l’ambiente politico in questi giorni, da sempre non proprio l’espressione della massima purezza, ma oggi più che mai cloaca massima, buco nero e terreno di coltura, dove Camera e Senato si contendono il trofeo di foro delle dubbie competenze.
Secondo alcuni scienziati, la cloaca del dinosauro serviva anche a lanciare segnali al partner durante il corteggiamento. Gli uccelli, ad esempio, scambiano fluidi riproduttivi in un processo noto come ‘bacio a cloaca’, durante il quale le regioni genitali si avvicinano e si strofinano.
Anche in questi giorni, pontieri e costruttori si sono fatti “una cloaca così”, svolazzando fra gruppi parlamentari per dar vita a un nuovo futuro italiano post-pandemico. Per miracolo si creano nuovi assetti in cui vecchi nemici si ritrovano culo e camicia (pardon, “cloaca e camicia”).
Come in una bolgia dantesca, sono sempre all’opera i barattieri con i loro sotterfugi (tranne Bonturo) e chissà se Dante, oltre che visionario, fosse anche veggente, anticipando per assonanza il Ciampolillo di oggi con il suo Ciampolo da Navarra, nel canto ventiduesimo dell’Inferno. Ed elli avea del culo fatto trombetta? Non solo.
Mentre nel Transatlantico di Montecitorio si augurano di finire in culo alla balena, noi comuni mortali speriamo vadano oltre la fase anale, perché ci sentiamo presi per la cloaca e non vorremmo restare con la cloaca per terra. Chissà dove andremo a finire. Speriamo ci vada di cloaca.