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Non è italiana: è di pelle scura

La prima nata del 2021 accende un triste dibattito

La prima bimba nata in Liguria nel 2021 si chiama Greta. Il Governatore Toti le ha dato il benvenuto, ma c’è stato subito qualcuno a cui la questione non è piaciuta ed ha provveduto a fare dei distinguo: si tratta del capogruppo della Lega Nord nel consiglio regionale della Liguria, Stefano Mai, che ha detto che la bimba non può considerarsi Ligure e quindi Italiana poiché è di pelle scura.

Il dibattito sul colore della pelle, delle razze e delle diversità nella specie Umana si perde nella notte dei tempi. Da sempre c’è stato il tentativo di catalogare la Specie dell’Homo Sapiens e dividerla in “razze” che potessero creare una separazione e se possibile una superiorità di una sull’altra.

Nel 1775 Blumenbach identificò 5 differenti tipi di umani in base alla conformazione del cranio: Caucasico- bianco, Asiatico-giallo, Americano-rosso, Malese-bruno, Etiopico-nero. Nel 1859 Charles Darwin pubblicò “l’origine delle Specie” che è una pietra miliare nello studio della Biologia e veramente rivoluzionario per come ci racconta l’evoluzione della vita sulla terra. Sulla scia del pensiero Darwiniano si susseguirono molti studi che portarono alla elaborazione di quello che oggi la scienza considera lo scenario più probabile. 

Tutto è nato dall’Africa da cui una piccola tribù di Homo Sapiens circa 100.000 anni fa, è riuscita a raggiungere le coste dello Yemen e da lì gradualmente ha raggiunto le restanti parti del globo. 

La scoperta del DNA di Watson e Crick nel 1953 e successivamente la decodifica dello stesso, hanno consentito di condurre analisi veramente precise sui ritrovamenti fossili e sull’analisi del genoma umano. Il DNA è costituito da quattro molecole indicate dalle lettere A,T,C,E,G ripetute linearmente che danno le istruzioni a ciascuna cellula su come e quando svolgere la propria funzione. È un testo molto grande composto da sei miliardi di caratteri; I Promessi sposi sono composti da un milione di caratteri; quindi il libretto di istruzioni di ogni cellula è composto da 6500 volumi dei promessi sposi e la cellula riesce a trovare nel giro di qualche minuto la riga di istruzione giusta. Sorprendentemente si è potuto osservare che il discorso delle Razze imbastito negli anni precedenti non aveva molto senso. Il 99,9% del DNA di due individui, presi da due punti geografici opposti del pianeta, è identico. Rimane quell’1/1000 che contiene tutte le differenze che possiamo osservare tra di noi. È così è che si può osservare che se si prendono in considerazione tre individui, un Americano bianco un Europeo ed un Coreano troveremo che le uguaglianze genetiche sono più marcate tra il Coreano e l’Europeo o tra il Coreano e l’Americano che non tra l’Americano e l’Europeo.

In suo recente intervento, Guido Barbujani, Professore ordinario di genetica, ha evidenziato alcuni recenti studi in materia di colore della pelle umana. Quando i nostri antesignani hanno cominciato a perdere il folto pelo che ricopriva il loro corpo, la loro pelle inizialmente bianca si è progressivamente scurita a causa dei forti raggi solari. Uscendo però dall’Africa il meccanismo selettivo si inverte ed allontanandosi dall’equatore la necessità di sintetizzare la vitamina D ha portato a procedere in senso inverso ed a schiarire di nuovo la pelle.

In realtà questo processo, per l’Europa, non è stato così veloce ed il ritrovamento del “Cheddar man” in Inghilterra ha confermato che 10.000 anni fa una larga fetta della popolazione europea aveva la pelle scura e gli occhi azzurri. Infatti, altri ritrovamenti in Spagna, Svizzera e Lussemburgo hanno suffragato questa tesi. Quindi gli Europei fino a 7000 anni fa avevano la pelle scura. Come mai dunque ci è venuta la pelle chiara? La causa principale è stata l’immigrazione.

Dunque, sembra proprio una situazione paradossale: se 7000 anni fa ci fosse stato Salvini oggi probabilmente saremmo ancora neri in attesa che la selezione Darwiniana non procedesse lentamente con lo schiarirci la cute.

La Scienza ancora una volta ci offre nuove conoscenze e con esse la possibilità di progredire: dall’oscurantismo dell’era pre-Galileiana siamo passati alla luce illuministica che ci ha permesso, seppure lentamente, di superare la schiavitù, l’omofobia, la segregazione delle Donne. Sarebbe opportuno fare un ultimo sforzo e cercare di guardare chi ha una differente pigmentazione come un simile e non come un diverso. Ci guadagneremmo tutti.

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