
Babbo Natale sarebbe in bilico tra la vita, se avallata l’ipotesi quantistica di Andrea Aparo Von Flue, e la morte, secondo la prognosi infausta suggeritaci da Umberto Rapetto, ma indipendentemente da quale team si capeggi, entrambi gli schieramenti renderebbero vana una deliziosa iniziativa che da ormai 65 anni accompagna i più piccoli alla scoperta della rotta di Babbo Natale, la NORAD Tracks Santa.
È un programma annuale di intrattenimento che dal 1965 viene gestito per l’appunto dalla NORAD, la North American Aerospace Defense Command, l’occhio vigile che inquadra costantemente la situazione di ogni oggetto volante in zona nordamericana e che, quando sopraggiunge il Natale, in vesti di spia osa occuparsi temporaneamente degli affari del panciuto più amato dai bimbi…nessuno sfugge alla sua ronda.
Una tradizione ormai consolidata che affonda le radici in un evento quanto mai bizzarro, un equivoco: un negozio del Colorado fornì in un annuncio l’opportunità ai bambini di telefonare a Babbo Natale, uno scherzo del destino ha però voluto che il numero non corrispondesse a quello del locale e che le chiamate fossero così reindirizzate alla CONAD, la Continental Air Defense. Grazie al beneplacito del colonello di servizio, che ordinò di fornire la posizione di Santa Claus a chiunque avesse chiamato, da quel giorno milioni di bambini poterono gioire ancora di più della magia del natale.