TECNOLOGIA

Arriva l’alleanza per l’uso pacifico e consapevole dello Spazio

La sostenibilità non è questione solo…terrena o terrestre

La NASA e l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari dello spazio esterno (UNOOSA) hanno firmato un memorandum d’intesa (MOU) impegnandosi a cooperare nei settori della scienza e della tecnologia e a sostenere l’uso pacifico e consapevole dello spazio. Il MOU, firmato giovedì 17 dicembre, racchiude da una parte la pletora di dati di osservazione della Terra resi disponibili dalla NASA e dall’altra le opportunità di esplorazione dinamica assicurate dall’UNOOSA in qualità di unico ente delle Nazioni Unite dedicato agli affari dello spazio esterno.

“Dai voli suborbitali, alla Stazione Spaziale Internazionale, alla Luna, a Marte e oltre, le nostre attività scientifiche ed esplorative rappresentano una singolare opportunità per il progresso della conoscenza umana e delle collaborazioni internazionali”, ha dichiarato Jim Bridenstine, amministratore della NASA. “In collaborazione con UNOOSA, i dati e le capacità di osservazione della Terra della NASA potranno migliorare notevolmente la vita sulla Terra, aiutando a combattere le carestie o a sostenere gli sforzi di soccorso in caso di calamità e persino migliorare la gestione idrica e lo sviluppo urbano sostenibile”.

Palcoscenico della collaborazione sarà anche la Luna, che, attraverso il programma Artemis della NASA, con cui si stabilirà una presenza sostenibile e permanente dell’uomo sulla superficie lunare entro la fine del decennio, sarà parte integrante dell’iniziativa UNOOSA Access to Space for All, che offrirà l’opportunità a ricercatori e istituzioni internazionali di prendere parte a questo viaggio verso la conoscenza senza precedenti.

Una collaborazione in nome della scienza e dell’avanzamento è sempre bene accetta, ma si auspica un avanzamento collettivo ed uniforme…così come uno stato ricco può celare iniqua distribuzione, così la scienza, seppur all’avanguardia, se distribuita a macchia di leopardo non fa che rimarcare ulteriormente le discrepanze insite tra varie realtà.  In uno scorso articolo, O Luna, strategica Luna, abbiamo parlato delle norme in tema di “spartizione” della Luna, che, legalmente non appartenente a nessuno, in realtà può vedersi derubata dei propri giacimenti minerari…si detiene ciò che si estrae.

Insomma si pianta una bandiera per l’umanità e una per il proprio orticello, un orticello che non tutti gli stati potranno certo permettersi, simbolo di una futura era di estrazione mineraria, un colonialismo 2.0 che non mieterà vittime, almeno non direttamente, su un malcapitato pianeta approvvigionatore poco loquace che non potrà lamentarsi o appellarsi all’etica di pochi, forse gli ambientalisti del domani, poco contenti del lento deterioramento dello skyline lunare, che poco potranno fare nell’euforia generale per le imprese futuristiche attuate dai soliti stati, le cui reputazioni usciranno certamente intatte, se non amplificate, finché l’acclamato avanzamento non rimarrà uniforme, ma che, nello sventurato caso in cui ciò non dovesse accadere, sprofonderanno ex abrupto nell’oblio.

Monito catastrofico a parte, a tal proposito lascio le seguenti rassicuranti dichiarazioni della direttrice di UNOOSA sulla sensibilizzazione dell’uomo in merito alla comprensione dei vantaggi, o problematiche, globali che potranno derivare da maggiori investimenti in campo spaziale.

“Siamo orgogliosi di concludere questo storico memorandum d’intesa con la NASA. La nostra partnership creerà nuove opportunità per la comunità spaziale globale, aiutando i paesi a sfruttare lo spazio per migliorare la vita delle persone”, ha dichiarato Simonetta Di Pippo, Direttore di UNOOSA. “Il know-how e le capacità della NASA sono unici e insieme saremo in grado di aprire le porte a tutti i paesi, in particolare a quelli in via di sviluppo, per prendere parte ai benefici della prossima entusiasmante fase di esplorazione spaziale e ottenere nuovi strumenti per far avanzare lo sviluppo sostenibile. “

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