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Una buona notizia: Babbo Natale gode di ottima salute!

Il messaggio in bottiglia arriva da “uno di noi”, il grande Andrea Aparo von Flüe, fisico e docente universitario, COO e Vice Principal di una scuola internazionale, emigrante a Pechino ma provvisoriamente parcheggiato in Maremma, con un passato di Visiting Scientist presso il Laboratory for Computer Science del MIT, dirigente aziendale e poi pubblico e viceversa, City manager, imprenditore, zeppo di esperienze varie nel settore pubblico e privato, dall’energia, all’ITC, alla moda. In poche parole, il “normotipo” di appartenente alla squadra dei “contributors” di INFOSEC NEWS….

Ho letto con grande attenzione e non poca preoccupazione il resoconto, brillantemente commentato dall’ottimo generale Rapetto, della ricerca “Is there a Santa Claus?” svolta dai signori Joel Potischman e Bruce Hardy. 

La loro conclusione, assai triste, recita che se Santa Claus avesse mai consegnato i regali di Natale, lo stress fisico che avrebbe dovuto subire è tale da doverne decretare il passaggio a migliore vita.

Occorre notare che le considerazioni svolte dai due ricercatori sono basate sul paradigma della fisica newtoniana. Tutte le grandezze da loro considerate -tempo a disposizione per le consegne, massa della slitta con e senza i regali, massa di Babbo Natale, velocità media, accelerazione e decelerazione istantanea e media, forze, lavoro ed energia- sono considerate nell’ambito della fisica classica.

Se però si ipotizza che Babbo Natale operi nell’ambito della fisica quantistica e relativistica, allora le cose cambiano drasticamente e si può ragionevolmente affermare che Babbo Natale gode di ottima salute, così come le sue renne.

Il tempo stimato per le consegne, ovvero 31 ore, sono tali solo se, in modo tradizionale, si considera il tempo una grandezza che scorre definendo un passato, un presente e un futuro. Il tempo deve essere considerato alla stregua di un campo, ovvero come l’insieme di valori che una data grandezza assume nello spazio. Tali valori sono infiniti e presenti allo stesso istante. Immaginate di avere una superficie non limitata sulla quale potete disegnare infinite rette. Ogni retta è, per definizione, definita come un insieme ordinato e infinito di punti. Il punto, a sua volta, è il luogo geometrico definito dall’incrocio di almeno due rette. Per un punto passano infinite rette. Immaginiamo ogni retta come un asse temporale. Essendo ordinato, possiamo definire un passato, un presente e un futuro. Considerando che l’istante attuale viene rappresentato come un singolo punto, sapendo che per quel punto passano infiniti assi temporali, non è difficile comprendere che per quel punto, che per noi rappresenta l’istante attuale, passano in realtà infiniti assi temporali dove lo stesso identico punto rappresenta un istante passato o futuro rispetto all’asse temporale di partenza.

In fisica quantistica esiste un particolare stato chiamato schiuma quantistica, dove è possibile “saltare” da un asse temporale all’altro. Per farlo occorre ridurre, comprimere la propria dimensione a livello quantistico. Per farlo basta trasformare tutti gli atomi fisici del proprio corpo in informazione, generando così un file dell’ordine di grandezza del zettabyte (ovvero 2 elevato alla settantesima potenza pari a un miliardo di terabytes , pari a un miliardo di milioni di miloni di bytes) per poi comprimerlo alla dimensione di qualche centinaio di bytes. Completato il salto, basta procedere per via inversa e decomprimere il file per rientrare nella dimensione ordinaria, reindirizzando in modo corretto gli atomi precedentemente trasformati in informazione. Nulla di esoterico. Lo si fa ogni qualvolta si utilizza un programma dedicato per comprime un grosso archivio dati per poterlo allegare a un messaggio di posta elettronica. Chi riceve l’allegato compresso lo sottopone a decompressione e fruisce di quanto inviato.  

Si può quindi ipotizzare che Babbo Natale abbia le conoscenze di fisica e di informatica tali da avere ingegnerizzato un dispositivo -che ha l’estetica di una slitta cui sono aggiogate delle renne (le cui antenne son in realtà il canale di collegamento satellitare che consente a Babbo Natale sia il collegamento con la macchina di ipercalcolo per la compressione/decompressione dati, sia la localizzazione dei punti di consegna)-  che gli consente di modificare la sua scala da dimensioni ordinarie a dimensione quantistica. 

Raggiunta tale dimensione, può saltare nella schiuma quantistica dal suo istante temporale attuale a un istante passato, appartenente a linea temporale diversa. Fissato tale tempo torna alle sue dimensioni ordinarie una volta che si trova di fronte all’albero, o calza, o altro simbolo del Natale nell’alloggio del bimbo/a cliente. 

Naturalmente il processo di compressione/espansione della massa di Babbo Natale coinvolge anche il regalo o i regali da consegnare. Il processo è iterativo a periodicità fissa. Dunque Babbo Natale effettua tutte le stimate 91,8 milioni di consegne in un tempo istantaneo pari a zero.

Poiché tutte le masse in gioco vengono trasformate in contenuto informativo, nessun danno fisico può essere subito da Babbo Natale e come già affermato, la slitta e le renne non sono altro che un artefatto mimetico per non rilevare il complesso macchinario necessario per la compressione quantistica e susseguente decompressione classica. Ovviamente il sistema di elaborazione, controllo e trasmissione dati si avvale di un calcolatore quantistico in cloud (maggiori informazioni consultando “Timeline” di Michael Crichton, Garzanti 2018 ).

Esiste la possibilità di accorgersi sperimentalmente, anche se in modo indiretto, del salto quantistico di Babbo Natale. Sarà sicuramente capitato a molti il verificarsi di improvvisi sbalzi di tensione, con associate fluttuazioni dell’intensità dell’illuminazione artificiale, distacco di interruttori magneto-termici e brevi black-out. Tali fenomeni sono associati al fortissimo assorbimento di potenza richiesto dall’apparecchiatura di Babbo Natale.

Per concludere, sono lieto di informare che Babbo Natale gode di ottima salute, assicurando a tutti i bimbi buoni del pianeta che sarà puntuale all’appuntamento del prossimo Santo Natale.

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