TECNOLOGIA

Farewell, Arecibo

Con grande dolore, condividiamo la notizia che la National Science Foundation statunitense ha deciso lo smantellamento del radiotelescopio di Arecibo.

Dopo l’incidente del 10 Agosto, che ha coinvolto un cavo accessorio ed il crollo di un cavo principale il 6 Novembre la U.S. National Science Foundation ha diramato un comunicato dove annuncia la chiusura del radiotelescopio.

Purtroppo i 57 anni di attività e l’urto con diverse tempeste tropicali, hanno fatto sì che la sicurezza della struttura fosse definitivamente compromessa. 

Per evitare che la caduta incontrollata della cabina possa danneggiare le altre strutture dell’Osservatorio o arrecare danni alle persone, dopo approfondite indagini, è stata decisa la chiusura di questa struttura, non solo fondamentale per la comunità scientifica, ma vera e propria icona pop.

Il Direttore del NSF, Sethuraman Panchanathan, ha dichiarato: “La NSF dà la priorità alla sicurezza dei lavoratori, dello Staff e dei visitatori dell’Osservatorio, il che rende questa decisione necessaria, sebbene sofferta”. 

“Per quasi sessant’anni” prosegue il Direttore “l’Osservatorio di Arecibo è stato un faro non solo per le mirabolanti scoperte scientifiche, ma anche per definire una partnership con la comunità. 

Nonostante questo profondissimo cambiamento, stiamo cercando il modo per assistere la comunità scientifica e mantenere quel profondissimo legame con il popolo di Puerto Rico”.

Nell’Osservatorio, nonostante la perdita del radiotelescopio, rimarranno attivi sia il laboratorio LIDAR, di estremo interesse per la ricerca geospaziale, che il polo di Cuelbra, dove si svolgono ricerche metereologiche. Inoltre, rimarrà attivo anche il centro di accoglienza per i visitatori. Infine, NSF ha annunciato un programma di trasferimento su cloud e analisi approfondita di tutti i segnali registrati dal radiotelescopio e non ancora processati.

Abbiamo contattato l’Ingegnere aerospaziale Vittorio Rossetti per un commento: “La notizia dello smantellamento del radiotelescopio ci lascia un vuoto nel cuore. Ricordiamo che da qui parti il famoso messaggio di Arecibo, con il quale abbiamo per la prima volta cercato di contattare una civiltà extraterrestre, inviando un messaggio radio verso l’ammasso globulare di Ercole, a 25’000 anni luce di distanza.

Rimane però la volontà di mantenere attiva l’Arecibo Observatory LIDAR facility grazie alla quale potremo continuare a studiare la dinamica e la chimica della nostra atmosfera.”

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