TECNOLOGIA

EUROPOL rende la tua casa una cyber fortezza

Un sito dedicato alla cyber security, ben fatto, ma praticamente solo in inglese

Abbiamo già ampiamente parlato, dalle colonne di INFOSEC, della tutela e protezione degli utenti in rete che, in periodo di COVID-19, si è rivelata terreno fertile per nuove forme di cybercrime o per la resurrezione di vecchie e collaudate azioni truffaldine, soprattutto a danno di chi, per dovere o per necessità, si è trovato “connesso suo malgrado”, anche solo per interagire con la ASL o per dover ordinare la spesa al supermercato nel periodo di lockdown più serrato.

EUROPOL , l’istituzione unionale che raccorda l’attività delle Forze di polizia nel territorio europeo, ha un’intera sezione del proprio sito istituzionale dedicato alla sicurezza in tempo di COVID-19, con estesa analisi delle misure “a portata di clic” che ogni utente può far proprie per proteggere la propria vita in rete senza temere furti di identità, denaro o asset personali d’ogni tipo.

Il sottosito dedicato è molto ben fatto, ma praticamente è solo in inglese, offrendo una traduzione “non ufficiale” tramite un applet Google direttamente sulla pagina, con tanto di disclaimer e manleva.

Sicuramente è comprensibile il fatto che la traduzione di ogni singola pagina in 22 lingue sia uno sforzo organizzativo veramente importante, ma forse è altrettanto importante e doveroso fornire ad OGNI cittadino la possibilità di leggere testi ufficiali e istituzionali nella propria lingua madre senza l’interpolazione di un robot, notoriamente “invadente” come Google…

Tornando alla sostanza, molto interessante anche l’infografica resa disponibile in pdf e tradotta in tutte le lingue dell’Unione, con i principali consigli antifrode per gli utenti.

La pagina “Rendi la tua casa una roccaforte cyber sicura” offre 22 documenti pdf nelle varie lingue, con i consigli per la sicurezza della propria rete domestica.

Tutto bellissimo, tutto ben fatto. Tranne due cosette.

Usabilità: 22 files praticamente identici nei contenuti, ma che misteriosamente vanno dai 400,3 KB della versione EN, fino agli incomprensibili 3,67 MB dello stesso documento in versione IT. Se non fosse un sito istituzionale, ci sarebbe da indagare: come sappiamo, proprio in questi dettagli si possono nascondere insidie per le nostre risorse casalinghe e aziendali, e notoriamente i canali di connettività e di navigazione nel nostro Paese non sono proprio sempre sempre performanti…

Qualità della traduzione: almeno le versioni francese (che immaginiamo sia l’originale), italiana, tedesca ed inglese le so leggere. Credo che abbiano usato Google anche qui. Altrimenti il servizio di traduzione di Europol forse è da rivedere. Anche la semantica ha la sua importanza.

Grazie comunque ad Europol per la più che lodevole iniziativa. 

Purtroppo però noi siamo un po’ come il dito nell’occhio, è più forte di noi. Ed io personalmente ho la sindrome del correttore di bozze.

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