
Come anticipato su infosec.news ad Agosto, il 21 Ottobre la NASA, sul sito tematico della missione per raccogliere campioni sugli asteroidi OSIRIS-REx ha dato notizia del successo della missione di campionamento di materiale dall’asteroide Bennu 101955. Questo corpo astrale antico e ben prservato si trova a 321 milioni di chilometri dalla Terra e potrebbe darci informazioni importantissime sull’origine del sistema solare e della vita sulla terra.
È una notizia dalla portata storica: il vascello spaziale lanciato da Cape Canaveral, Florida, su un razzo Atlas V 411 l’8 Settembre 2016 alle 7:05 pm EDT, ha avuto il rendez-vous con l’asteroide il 3 Dicembre 2018.
Dopo una fase di indagine accurata, nel Dicembre 2019 sono stati scelti due siti di campionamento su Bennu: un primario, chiamato “Nightingale” ed uno di riserva, nome in codice “Osprey”.
Data la criticità delle operazioni di campionamento, sono state eseguite due prove di approccio: nell’Aprile 2020, l’astronave ha lasciato l’orbita dell’asteroide per raggiungere un checkpoint a 125m di quota; ad Agosto invece è stato provato l’atterraggio, approcciando (ma senza toccare) l’oggetto siderale.
Finalmente il 20 Ottobre, dopo un ultimo volo radente alle 6:08 pm EDT il team sulla Terra ha ricevuto la notizia del touchdown avvenuto con successo. I dati preliminari indicano che la testina di campionamento TAGSAM (Touch-and-Go-Sample-Acquisition-Mechanism), larga 30 cm, abbia toccato la superficie asteroidale. Un secondo dopo è stato lanciato di un ordigno all’Azoto liquido per frammentare il suolo. I dati preliminari mostrano che la navicella abbia usato 5 dei 6 secondi della sua permanenza su Bennu per campionare (la maggior parte dei reperti è stata acquisita nei primi 3 sec.), prima di eseguire un burn all’indietro per riprendere quota.
Calcolando le differenze di volo, il comando a terra potrà valutare il peso dei campioni prelevati. Lo scopo è ottenerne tra i 60 g e i 2 Kg, a breve verranno comunicati gli esiti di questi calcoli. Se il materiale non sarà sufficiente, a Gennaio si tenterà un nuovo touchdown, ma questa volta sul sito “Osprey”.
A Marzo 2021 la navicella inizierà il suo viaggio per tornare a casa, dove la aspettiamo per il 24 Settembre 2023.