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Oscurato dal Dpcm Covid, il Disegno di legge relativo al Bilancio 2021 contiene misure e provvedimenti importanti che non riguardano la sola salute. Ve ne offriamo un’agile sintesi

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, ha approvato il disegno di legge contenente  il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021.  In realtà lo stesso disegno contiene anche il  bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023. E’ stato annunciato come un provvedimento di “espansione fiscale” ed in effetti, leggendo il testo, si trovano tracce di risorse significative  in materia di  fisco, investimenti, occupazione, scuola, università e cultura. E sanità.

Cominciamo da quest’ultima. Il documento cerca di arginare il malcontento  dei  medici “eori” (nella prima fase della pandemia)  proprio adesso che sono verosimilmente chiamati a replicare l’abnegazione dimostrata nei mesi primaverili. Tracce della loro delusione sono rintracciabili negli interventi  pronunciati nell’Assemblea generale di fine giugno ( 24/6). Ora che sono in arrivo cinque milioni di tamponi rapidi e le Regioni cominciano in ordine sparso a reclutare medici di famiglia e pediatri disponibili, ecco  che il Governo corre ai ripari. Il provvedimento stanzia complessivamente  4 miliardi di euro per garantire il sostegno del personale medico e infermieristico,  compresa  la conferma anche per l’anno 2021 di 30.000 fra medici e infermieri che verranno  assunti a tempo determinato per tutto il periodo emergenziale. Nel capitolo sanità viene anche aumentato di  un miliardo di euro la dotazione del Fondo Sanitario Nazionale.

Relativamente alle politiche per la famiglia, il testo  approvato in Consiglio dei Ministri sdogana finalmente l’introduzione dell’assegno unico che viene esteso anche agli autonomi e agli incapienti.  Il Congedo di paternità, inoltre, viene  prolungato.

Torna in Bilancio anche un po’ di politica per il Mezzogiorno, dopo un ventennio di latitanza conseguente alla soppressione dell’omonimo Ministero:  viene portata a regime la fiscalità di vantaggio per il Sud con uno stanziamento di 13,4 miliardi nel triennio 2021-2023 e prorogato per il 2021 il credito di imposta per gli investimenti nelle Regioni del Meridione.

Prima dello stanziamento vero e proprio per la  riforma fiscale, una parola sul cuneo: con circa 1,8 miliardi di euro aggiuntivi (per uno stanziamento annuale complessivo di 7 miliardi) viene portato a regime il taglio del cuneo per i redditi sopra i 28.000 euro. Il provvedimento riguarda una platea molto estesa di lavoratori. Sono invece 8 i miliardi che  Gualtieri ha inserito nel testo per portare a regime  la riforma fiscale vera e propria.

Sul fronte occupazionale la misura più evidente riguarda l’azzeramento , per 3 anni, dei contributi per le assunzioni degli under-35 a carico delle imprese operanti su tutto il territorio nazionale.

Più debole invece la manovra messa a disposizione per il sostegno di tutti i settori maggiormente colpiti dal Covid: solo 4 miliardi e pertanto insufficienti a coprire il montante perdite di tutti i settori colpiti, dal momento che ospitalità e ristorazione, da sole, registrano crolli ben superiori alla cifra messa in campo.

Confermata ( e prorogata) la moratoria sui mutui e la possibilità di accedere alle garanzie pubbliche fornite dal Fondo Garanzia PMI e da SACE.  Fornito  anche un sostegno aggiuntivo alle attività di internazionalizzazione delle imprese, con uno stanziamento di 1,5 miliardi di euro. Prorogate anche le misure a sostegno della ripatrimonializzazione delle piccole e medie imprese.

Il capitolo lavoro e previdenza  finanzierà  ulteriori settimane di Cig COVID, con lo stesso meccanismo che prevede la gratuità della Cassa per chi ha registrato perdite.

Prorogate le misure Ape Social e Opzione Donna. 1,2 miliardi di euro (a regime) per l’assunzione di 25.000 insegnanti di sostegno più  1,5 miliardi di euro per l’edilizia scolastica.  Di banchi a rotelle nessuna traccia. È previsto invece un contributo di 500 milioni di euro l’anno per il diritto allo studio.   2,4 miliardi andranno all’edilizia universitaria e ai progetti di ricerca.  Il Ministro  Dario Franceschini  ottiene 600 milioni di euro all’anno per sostenere l’occupazione nei settori del cinema e della cultura.

Dulcis in fundo, la riscossione esattoriale subirà un altro slittamento essendo stata prorogata fino al 31 dicembre 2020 la sospensione delle attività di notifica di nuove cartelle di pagamento, del pagamento delle cartelle precedentemente inviate e degli altri atti dell’Agente della Riscossione. Prorogato  al 31 dicembre anche il periodo durante il quale si decade dalla rateizzazione con il mancato pagamento di 10 rate, anziché 5.

Per consentire uno smaltimento graduale delle cartelle di pagamento che si sono già accumulate, alle

quali si aggiungeranno quelle dei ruoli che gli enti consegneranno fino al termine della sospensione, è inoltre previsto il differimento di 12 mesi del termine entro il quale avviare alla notifica le cartelle.

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