
La nuova campagna social che spopola tra i Vip ha pesanti ripercussioni in un’America afflitta da centinaia di migliaia di morti a causa della pandemia da Covid-19, che si trova a fare i conti con le proteste del movimento #blacklivesmatter, con le elezioni politiche per la corsa alla Casa Bianca oramai alle porte.
Kim Kardashian West è solo l’ultima di una serie di celebrità, tra le quali si possono annoverare Sacha Baron Cohen, Katy Perry, Jennifer Lawrence, Judd Apatow, Ashton Kutcher, Amy Schumer, Sarah Silverman, Jamie Foxx, Leonardo DiCaprio e Michael B. Jordan, ad aver scelto di congelare i propri account social della galassia di Zuckerberg perché le piattaforme “continuano a consentire la diffusione di odio, propaganda e disinformazione – create da gruppi per seminare divisione e dividere l’America – solo per prendere provvedimenti dopo che le persone sono state uccise “.
La signora Kardashian vanta oltre 200 milioni di followers tra le due piattaforme, essendo la settima persona al mondo più seguita su Instagram, perciò l’annuncio di un utente di così alto profilo rischia di essere un disastro di pubbliche relazioni per Menlo Park.
Il gruppo di attivisti chiede a Facebook di vietare le pagine che istigano all’odio, vietare qualsiasi pagina di eventi che abbia a che fare con una chiamata alle armi e rimuovere la disinformazione elettorale.
Sebbene l’intento sia lodevole, e sicuramente avrà ripercussioni mediatiche, l’impatto economico sarà minimo poiché, almeno per il momento, si tratta di una moratoria di un giorno.