
Il lockdown e la limitazione alle attività “superflue” gradualmente rilasciate ha tarpato le ali a noi piloti per diletto. Molti di noi hanno lasciato l’aeroplano in hangar ai primi di marzo, magari con il classico “tanto torno la prossima settimana a sistemare”, e si sono trovati a rivedere i propri gioiellini solo a maggio, ma solo per “attività di officina volte alla preservazione e alla sicurezza dei mezzi” (come da DPCM vigente in quel momento).
Abbiamo avuto un fremito seguendo la PAN, le nostre Frecce Tricolori, percorrere i cieli d’Italia in un virtuale tour di ringraziamento (che alcuni malpancisti hanno anche contestato, ma non si capisce proprio perché…)
Mi onoro di far parte di un piccolo sodalizio di amici appassionati di volo che, negli ultimi tre anni circa, è riuscito a conquistarsi un po’ di stima nel mondo del volo da diporto e delle esibizioni aeree.
Fly Team Roma (questo è il nome della nostra squadra), in uno degli incontri “virtuali” durante il lockdown (una squadra è una squadra anche solo parlando e chiacchierando!!), ha molto “sentito” l’esperienza di uno di noi che, a causa di un incidente in moto proprio ai primi di marzo, è stato ricoverato qualche giorno in ortopedia proprio a Tor Vergata.
Paolo (NON è un nome di fantasia!) ha vissuto da dentro le mura dell’ospedale i primi concitati momenti dell’emergenza, i volti tesi del personale, le incertezze sull’ancora quasi ignota malattia, i cambiamenti dei ritmi e dei modelli di lavoro. Ha parlato con alcuni operatori (medici, infermieri, specialisti, personale dei servizi), dai quali ha percepito la consapevolezza di dover affrontare un compito difficilissimo, enorme e faticoso, ma la contestuale certezza di poterlo affrontare con gli strumenti della professionalità e della passione che li ha portati, a suo tempo, a scegliere il loro difficile mestiere.
Paolo ha subito lanciato un sassolino nello stagno della calma piatta della nostra voglia di volare: perchè non fare un’esibizione di ringraziamento sorvolando gli ospedali di Roma, per far sentire, anche nel nostro piccolo, la vicinanza di Fly Team a chi stava lavorando per uscire dall’emergenza?
La PAN ci ha anticipato, con il suo “Giro d’Italia tricolore” nella settimana dal 25 maggio al 2 giugno 2020, per onorare le vittime della pandemia con i sorvoli di molte città. In quel periodo non era ancora permesso riprendere i voli “privati” ma, appena è stato possibile muoversi con più sicurezza e “legalmente”, siamo partiti con l’organizzazione dell’evento.
Come potete immaginare, non avremmo potuto realizzare l’idea originaria di sorvolare la Capitale da ospedale ad ospedale, per abbracciare tutti i Sanitari, ed abbiamo dovuto “scegliere” soprattutto in base agli spazi aerei che è consentito sorvolare legalmente per diporto, coinvolgendo infine il Policlinico Tor Vergata (che, tra l’altro, era proprio un Covid Hospital tra i più importanti).
Detto, fatto, in circa 10 giorni, con l’entusiasta collaborazione della Direzione Sanitaria e del team di comunicazione, tutto è stato organizzato.
Il 20 giugno gran giornata: la nostra base operativa (l’aviosuperficie Fly Roma sulla Prenestina) è stata teatro di un raduno “Covid-styled” dedicato al personale sanitario e alle famiglie: complice una giornata di sole splendente e di un po’ di vento, bambini e grandi hanno avvicinato il mondo del volo, alcuni hanno avuto il “battesimo del volo” e (cosa più importante e commovente), imparato a volare… anche se solo con gli aquiloni che Rodolfo Biancorosso (fine osservatore del mondo del volo sportivo e amatoriale, giornalista, pilota e Direttore della rivista VFR Aviation ha portato con sé proprio per i più piccoli).

Come una chioccia, novello Pifferaio di Hamelin, si è portato i piccoli sul campo di allenamento droni e ha insegnato con pazienza e cure da papà a far volare gli aquiloni ai molti bimbi presenti (e anche a qualche papà più giovane…).
La Pattuglia ha invitato a bordo dei quattro velivoli altrettanti sanitari del Policlinico, per far capire che il team è importante e che il lavoro di squadra che abbiamo percepito tra le mura degli ospedali è lo stesso che fa funzionare anche il nostro sodalizio soprattutto durante le esibizioni aeree.
Per le quattro fortunate, grandi aspettative durante la preparazione del volo, grande emozione salendo a bordo e pura gioia nel corso dell’esibizione.
Dopo il decollo in formazione, il breve volo verso la spianata di Tor Vergata dove, all’esterno del Policlinico, il personale in servizio era con il naso all’insù e con i telefonini pronti a riprendere i nostri passaggi.
Una ventina di minuti di show, sorvoli ed evoluzioni, culminate con il passaggio tricolore per il rientro alla base.
E qui, altra sorpresa…
Ma guardatevi il nostro video… saranno 13 minuti emozionanti e ben spesi.
Grazie.